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Roma, troppi casi di Covid-19 tra gli agenti della Polizia Locale: i Sindacati lanciano l’allarme, preoccupa soprattutto il V Gruppo Prenestino

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Il numero di casi di Covid-19 in queste ultime ore sta crescendo nell’intera categoria del Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale in maniera esponenziale. E’ questo l’allarme lanciato dalle organizzazioni Sindacali di settore. 

«Attualmente – scrivono le sigle FP CGIL CISL FP UIL FPL in una nota congiunta – nella U.O. del  V Gruppo Prenestino di via Torre Annunziata il numero degli operatori contagiati da Covid-19, che si recano privatamente ad effettuare il test, cresce di ora in ora ed ha raggiunto una dimensione tale da far pensare di trovarsi di fronte ad un vero e proprio cluster. Altri casi vengono segnalati con frequenza sempre maggiore in altre UU.OO. della Polizia Locale».

«La situazione rischia di esplodere e di andare fuori controllo soprattutto in considerazione della tipologia di attività svolta da questa categoria. Questo quadro impone un rafforzamento di tutte le misure idonee a contrastare il diffondersi del contagio e a salvaguardare la salute dei lavoratori. Nei mesi scorsi, all’inizio dell’emergenza sanitaria, su spinta delle Organizzazioni Sindacali, nonostante alcune resistenze da parte del Comando del Corpo, si sono messe in campo, nella Polizia
Locale di Roma Capitale, diverse misure atte a salvaguardare la salute e la sicurezza dei lavoratori che, anche a tutela della tenuta dei servizi, sono riuscite, nella maggioranza delle situazioni a circoscrivere i casi acclarati di Covid, a casi isolati».

«In questi giorni stiamo assistendo ad una crescita costante del livello dei contagi da Covid su tutto il territorio nazionale che inevitabilmente aumenta il rischio di contagio tra operatrici e operatori del Corpo che sono impegnati in prima linea nel controllo dei provvedimenti legati all’emergenza sanitaria e che
continuano, tra mille incombenze, ad erogare i servizi legati ai propri compiti istituzionali. In questo quadro risulterebbe alle scriventi che in alcune realtà non siano applicati pienamente i
protocolli previsti ai fini della prevenzione del contagio, questione che, se trovasse riscontro, tenderebbe ad aggravare una situazione che in questo periodo vede il Corpo svolgere la propria attività con un alto numero di operatrici e operatori in servizio in presenza».

«Per quanto espresso diventano ineludibili delle immediate misure di salvaguardia nella U.O. attualmente interessata e un attenta disamina della situazione presente nel Corpo in merito alla corretta applicazione dei protocolli previsti oltre all’immediata adozione di misure di maggior tutela per il personale quali, a titolo meramente esemplificativo ma non esaustivo, la composizione fissa delle pattuglie così come l’incremento della frequenza delle sanificazioni degli ambienti di lavoro e dei veicoli, etc. Nel ricordare le responsabilità datoriali previste dalla normativa nazionale e dalle norme legate all’emergenza sanitaria su salute e sicurezza di lavoratrici e lavoratori, le scriventi richiedono alla S.V. (il Comandante della Polizia Locale, il Sindaco di Roma, l’Assessore al Personale, il Direttore del Dipartimento Organizzazione e Risorse Umane, e tutti Dirigenti della Polizia Locale, ndr) di adoperarsi affinché in tutte le UU.OO. del Corpo si adottino tutte quelle disposizioni che migliorino il livello di salvaguardia della sicurezza degli operatori della Polizia Locale di Roma Capitale. Si rimane in attesa di un urgentissimo riscontro»

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