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Roma, trovata morta la giudice che mandò in carcere 32 esponenti del clan Spada

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Tragica scoperta nel tardo pomeriggio di oggi a Roma, dove, nella sua abitazione del centro storico, è stata trovata morta la giudice Simonetta D’Alessandro.

Il corpo della donna, 58enne nativa di Foggia, giudice della X sezione penale del Tribunale di Roma, è stato trovato dai carabinieri della stazione Roma Prati, intervenuti dopo la segnalazione del figlio 25enne, andato in caserma non avendo notizie della madre.

I carabinieri hanno aperto la porta con l’ausilio dei vigili del fuoco e, una volta all’interno, hanno trovato il corpo senza vita della donna. Dai primi accertamente non sembrerebbero essere emersi segni di violenza o effrazione che possano far pensare a una morte violenta, cosa che potrebbe far pensare più a un malore. In ogni caso, la salma è stata messa a disposizione del magistrato per gli accertamenti di rito.

La giudice nella sua lunga carriera ha seguito moltissime inchieste sulla criminalità organizzata, tra cui quella sul clan Spada, con 32 arresti.
Suoi i lavori su un filone di ‘Mafia Capitale’, quello legato all’assegnazione dei lavori in alcuni campi nomadi: in quell’occasione firmò 13 rinvii a giudizio.

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