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Romanina, aggressione al Roxy Bar: condanna esemplare ad Antonio Casamonica

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Romanina, aggressione al Roxy BarAntonio Casamonica è stato condannato dai giudici della sesta sezione penale del Tribunale di Roma a sette anni di reclusione per avere aggredito la disabile Simona Rossi, durante il raid dello scorso 1 aprile nel Roxy Bar di via Salvatore Barzilai. Il collegio ha riconosciuto l’aggravante del metodo mafioso al reato di violenza privata contestato all’imputato.

Ad ottobre dello scorso anno tre componenti della famiglia Di Silvio erano già stati condannati per lo stesso episodio con rito abbreviato e anche in quella circostanza il tuo aveva attribuito l’aggravante del metodo mafioso. Il pm Giovanni Musarò aveva chiesto una pena di sette anni e quattro mesi e tre anni di libertà vigilata dopo l’espiazione della pena.

Aggressione al Roxy Bar alla Romanina: Antonio Casamonica condannato a sette anni 

«Ricordate l’aggressione nel bar della Romanina? Antonio Casamonica è stato condannato a 7 anni per lesioni e violenza privata aggravate dal metodo mafioso. Giustizia è fatta. #NonAbbassiamoLoSguardo». Lo scrive su twitter il sindaco di Roma, Virginia Raggi.

Aggressione al Roxy Bar alla Romanina, Zingaretti: «Uniti si vince contro le mafie»

«La sentenza sul Roxy Bar è un’ottima notizia. Si riconosce il coraggio di due donne che hanno infranto il muro di omertà. Solidarietà ai magistrati e giornalisti minacciati dopo la sentenza. Uniti si vince contro le mafie». Lo scrive su Twitter il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti (dire.it). 

Raid in bar alla Romanina. Corrotti (Lega): “Giustizia fatta, non c’è spazio per illegalità”

«Una sentenza che riporta dignità sia alle vittime dell’aggressione al Roxy Bar sia ai tanti cittadini onesti che risiedono in quel quartiere e che da troppo tempo sono vittime di una criminalità organizzata. Grazie ai magistrati che con questa sentenza dimostrano che non c’è spazio per l’illegalità, riconoscendo l’aggravante del metodo mafioso al reato di violenza privata». Così in una nota Laura Corrotti, consigliere regionale Lega.

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