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Prima della rinoplastica: 10 informazioni da conoscere prima di rifarsi il naso

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La rinoplastica è un intervento di chirurgia estetica che migliora la forma del naso, eliminando gobbe, correggendo la punta o restringendo l’area delle narici. In alcuni casi, però, questa operazione ha come obiettivo anche quello di migliorare la funzionalità respiratoria o di riposizionare in modo corretto un setto nasale deviato a causa di traumi o per cause congenite.

Per questo, prima di decidere se sottoporsi all’intervento, è necessario conoscerne tutti i rischi e sapere che, nel caso in cui venisse mal eseguito, comporterebbe problemi funzionali oltre che estetici e psicologici. Sebbene sia un’operazione abbastanza semplice, presenta comunque dei rischi che bisogna considerare e valutare insieme al chirurgo plastico estetico, prima di decidere.
L’informazione sul tipo di intervento è fondamentale, anche perché sono sempre più numerosi coloro che vi si sottopongono per problemi minimi e imperfezioni impercettibili; non si tratta di un’operazione da prendere alla leggera.

Bellezza sì, ma con la massima attenzione

Di seguito si indicano 10 informazioni di cui tener conto prima di sottoporsi all’intervento di rinoplastica.

  1. Interventi sempre in crescita: secondo i dati registrati negli ultimi anni dalle associazioni di categoria, l’intervento per correggere le imperfezioni del naso e quelle collegate alla sua funzionalità, sono aumentate vertiginosamente, tanto che in pochi anni vi è stato un rialzo della percentuale di circa il 15%. I motivi di questo aumento sono da riscontrarsi, in primo luogo, nelle tecniche di intervento sempre più innovative e rapide, tanto che in pochi giorni il paziente viene operato e dimesso; ma anche per motivi socio-culturali, che vedono l’estetica e la cura del corpo in generale, come una necessità da soddisfare ad ogni costo.
  2. Non solo estetica: l’intervento di cui parliamo, spesso, non è finalizzato solo alla correzione di inestetismi ma viene associato alla risoluzione di problemi funzionali e respiratori. Nel caso in cui si manifesti l’esigenza di sistemare i turbinati, ad esempio, o di gestire traumi del setto nasale o, ancora, quando vi sono delle deviazioni da sistemare o problemi connessi alla respirazione che possono essere risolti solo con tale intervento, in una sola occasione il chirurgo estetico mette a posto ogni problematica. In questi e tanti altri casi, la chirurgia estetica cammina fianco a fianco con quella tradizionale, per risolvere gravi problemi che, in alcuni casi, si intrecciano con quelli estetici.
  3. L’intervento può non riuscire: anche se le rinoplastiche sono diventate all’ordine del giorno e i chirurghi plastici estetici lo ritengono un intervento alquanto semplice, bisogna mettere in conto che esiste una percentuale, che si aggira intorno all’8%, che l’intervento potrebbe non riuscire. In questo caso il paziente si sottopone ad un rischio non solo estetico ma che copre anche la funzionalità dell’organo, con grossi riflessi anche dal punto di vista psicologico.
    Solitamente i pazienti il cui intervento non è riuscito decidono di sottoporsi a un secondo intervento di rinoplastica, tanto che come ci conferma il Professor Mario Dini, considerato uno dei migliori specialisti di Rinoplastica su Roma, la rinoplastica secondaria è diventato uno degli interventi più richiesti sia dalle donne che dagli uomini. In questi casi, però, non di rado il paziente non nasconde una certa dose di scoraggiamento e paura proprio per via dell’esperienza precedente. Per evitare tali episodi, è necessario rivolgersi solo a professionisti altamente qualificati che abbiano esperienza e che non si siano improvvisati in questo campo.
    Ricordiamo che il naso è un organo che non può essere nascosto, è sempre visibile e un errore irreversibile potrebbe avere un forte impatto sul paziente.
  4. I tempi di recupero per il paziente: quando parliamo di rinoplastica, facciamo riferimento ad un intervento che viene praticato senza grossi rischi ed è diventato, per questo, quasi di routine. Eppure è bene sapere che, anche se la degenza ospedaliera dura meno di una settimana, sono necessari alcuni mesi per vedere il risultato definitivo. Per i primi tempi, infatti, la forma non è stabile e subisce piccolissime variazioni che si stabilizzeranno definitivamente nel giro di un anno. Il decorso di questo periodo è utile anche al paziente per abituarsi alla nuova linea del suo viso. avrà cura di informare e seguire attentamente il paziente in ogni fase pre e post operatoria.
  5. I passi in avanti della tecnologia in campo estetico: per tutti coloro che vogliono provare a risolvere il problema in modo meno invasivo rispetto all’intervento chirurgico estetico, oggi la medicina ha fatto passi da gigante. Vi è infatti la possibilità di ricorrere a delle iniezioni di idrossiapatite di calcio o acido ialuronico che vanno a modificare quei piccoli difetti del naso senza il ricorso al bisturi. Questa tecnica consente di riempire alcuni punti vuoti o di eliminare visivamente determinate deviazioni del setto nasale, ma ovviamente non può rimpicciolire il naso, cioè ridurne le dimensioni. L’effetto delle iniezioni è temporaneo e dura circa un anno e mezzo, e il trattamento può essere effettuato solo da professionisti del settore. Un errore, infatti, potrebbe causare danni quali la compressione dei vasi e la conseguente necrosi cutanea.
  6. La dinamica dell’intervento: l’intervento dura circa due ore e viene effettuata l’anestesia generale; terminata l’operazione, la cavità nasale deve ospitare dei fastidiosi tamponi che andranno tolti dopo circa una settimana. Spesso il paziente che si sottopone alla rinoplastica è così entusiasta del risultato che si aspetta e che ha tanto desiderato, che non considera dolore, fastidio e ripresa post-operatoria, proprio perché è determinato a raggiungere il suo obiettivo. Questo è un fattore positivo per la ripresa, in quanto l’elemento psicologico, quando la spinta è favorevole, comporta una guarigione più rapida e i piccoli fastidi vengono superati più facilmente.
  7. Sospensione di alcuni medicinali: prima dell’intervento è bene sospendere l’assunzione di tutti quei medicinali che favoriscono il sanguinamento. Sicuramente il chirurgo estetico che si occupa dell’operazione, dovrà preliminarmente convocare il paziente e indicare quali sono i farmaci da interrompere e gli altri che invece possono essere assunti senza alcun rischio.
  8. Tecniche di intervento diverse a seconda del sesso: le tecniche di rinoplastica sono diverse a seconda che si tratti di un uomo o di una donna, questo perché la struttura facciale, i lineamenti e dunque le aspettative del paziente sono diverse in base alla persona che vi si sottopone. I chirurghi plastici esperti, a tal fine, hanno una preparazione accademica ad hoc che individua il miglior naso da modellare sui diversi tipi di volto.
  9. I cambiamenti che si verificano con il passare dell’età: il naso tende a cambiare il suo aspetto con il passare degli anni. Nel caso di nasi con la punta lunga, ad esempio, questo tende ad allungarsi in seguito al generale cedimento dei tessuti.
  10. Tutti gli esami da eseguire: prima di sottoporsi all’intervento di rinoplastica è necessario fare alcuni esami come quelli ematochimici ed altri strumentali come la radiografia al torace. Solitamente il medico consiglia al paziente di sospendere, o comunque ridurre, il fumo, che limita la vascolarizzazione dei diversi tessuti e dunque rallenta la guarigione. In alcune situazioni, il chirurgo potrebbe decidere di non intervenire, stabilendo una nuova data, come nel caso di raffreddori, influenze o mestruazioni. Si ricordi che lo stato di salute generale del paziente è una condizione imprescindibile per essere sottoposto a qualsiasi intervento.

 

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