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Sindrome di Pandas, cos’è e come si cura: quali sono i sintomi

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La sindrome di PANDAS, o semplicemente PANDAS, è un disturbo neurologico e psichiatrico, indotto da una reazione autoimmune, che colpisce i bambini e che presenta un’associazione con le infezioni da Streptococco beta-emolitico di gruppo A (abbreviato in GAS).

La Sindrome di Pandas

PANDAS è l’acronimo inglese di Pediatric Autoimmune Neuropsychiatric Disorders Associated with Streptococcus infections, che in italiano vuol dire: Malattia Pediatrica Autoimmune Neuropsichiatrica Associata a infezioni da Streptococco. La sindrome di PANDAS è ancora una malattia poco conosciuta, le cui informazioni a riguardo sono ancora in parte frutto di ipotesi e teorie. La sindrome di PANDAS è un sottotipo di PANS, sigla che identifica le cosiddette Sindromi Pediatriche Neuropsichiatriche a esordio Acuto.

Dati precisi e attendibili relativi all’incidenza e alla prevalenza della sindrome di PANDAS non sono ancora disponibili; gli esperti, tuttavia, ritengono che si tratti di una condizione rara. Da uno studio prospettico è emerso che, su 30.000 colture faringee positive per l’infezione da GAS, soltanto 10 erano positive anche per la sindrome di PANDAS. La causa precisa della sindrome di PANDAS è ancora sconosciuta. Diversi studi a riguardo, tuttavia, suggeriscono che la malattia sarebbe in qualche modo connessa a una risposta anomala del sistema immunitario alle infezioni da Streptococco beta-emolitico di gruppo A.

Come insorge la malattia

Sembra che a innescare PANDAS sia la produzione di anticorpi dal comportamento insolito, che aggrediscono le cellule nervose dell’encefalo, danneggiandole. Secondo gli esperti, a indurre la generazione di anticorpi con queste caratteristiche insolite sarebbero le infezioni da Streptococco beta-emolitico di gruppo A. Le teorie su come le suddette infezioni alterino la risposta immunitaria sono svariate.

La più accreditata sostiene che la chiave di tutto sarebbe la somiglianza tra gli antigeni della parete cellulare dello Streptococco e alcune proteine di membrana presenti sulle cellule nervose encefaliche: questa somiglianza, infatti, porterebbe il sistema immunitario dell’individuo infetto a confondere il target della risposta anticorpale, andando così a generare anticorpi diretti contro i propri tessuti anziché contro il batterio infettante. Al momento, non sono ancora chiare le ragioni per cui certi individui reagiscano in modo anomalo alle infezioni da Streptococco beta-emolitico di gruppo A; a riguardo, qualche esperto ipotizza l’intervento di una qualche predisposizione genetica alla patologia.

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