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San Lorenzo, la Questura chiude il negozio di kebab Bosporus dov’è morto il 58enne

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Chiude il negozio di kebab Bosforus dove il primo ottobre scorso è morto un uomo, dopo che è stato colpito con un pugno dal figlio del titolare. La notifica del provvedimento arriva dopo un’approfondita istruttoria della Divisione Amministrativa della Questura. Ed è stata eseguita dagli agenti del commissariato San Lorenzo. In passato il proprietario dell’attività era già stato sanzionato per aver somministrato alimenti e bevande in assenza di licenza dalla Polizia di Stato e da Polizia Roma Capitale.

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Omicidio San Lorenzo, la rissa degenerata

“Mio figlio si è solo difeso, non voleva ammazzare nessuno. È stata una disgrazia”. Così ha dichiarato al Messaggero Mehmut, il padre del 18enne che ieri ha aggredito un uomo di 58 anni a San Lorenzo, nel bar Bosporus in via Tiburtina 90, quartiere San Lorenzo. Per il ragazzo l’accusa è di omicidio preterintenzionale. “Mio figlio non farebbe mai male a nessuno – continua il papà –, è un bravissimo ragazzo che lavora 12 ore al giorno”. Mehmut, titolare dell’attività, non c’era quando il fatto è accaduto all’alba. Ma racconta: “Una volta arrivato al ristorante c’era già la polizia, tutta la gente davanti al locale. Poi ho visto mio figlio, portato via dagli agenti. Mi hanno raccontato che quell’uomo era stato lì tutta la sera a bere, che era fuori controllo”.

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Il 18enne è ai domiciliari

Engie è accusato di omicidio preterintenzionale. Il giudice ha disposto gli arresti domiciliari. Secondo quanto raccolto dagli investigatori, il racconto dei testimoni confermerebbe quello dell’aggressore. La vittima lo avrebbe aggredito armato di un coccio di bottiglia. Alcuni clienti, quelli tra i più affezionati e che conoscono meglio la famiglia di Engie, si sono affacciati durante la mattinata al negozio di via Tiburtina. “Sono venuta non appena ho capito che si trattava di loro”, racconta al Messaggero Francesca Carrera, residente di San Lorenzo: “Sono una cliente affezionata da mesi e davvero non riesco a credere che sia accaduto proprio a loro. Sono due brave persone, ma qui di notte accade di tutto. Quel ragazzo non si sarà neanche reso conto di cosa stava accadendo e che la situazione era già grave”.

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