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San Raffaele, direttore sanitario senza titoli: la Regione Lazio notifica diffida

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Nella giornata di ieri è stato diffidato il legale rappresentante della casa di cura San Raffaele di Rocca di Papa perché il direttore sanitario che sta gestendo dal 1 marzo questa fase risulta sprovvisto di titolo di specializzazione. Come si legge sul portale Salute Lazio, sono state avviate tutte le procedure che prevedono in caso di inadempienza la sospensione dell’autorizzazione. 

“E’ un fatto grave che la gestione sanitaria di un presidio così importante sia stata affidata ad un medico sprovvisto del titolo di specializzazione. La diffida è stata anche notificata all’Ordine dei Medici di Roma e inviata ai Carabinieri dei NAS”. 

Ricordiamo che nella RSA di Rocca di Papa la Regione Lazio ha ordinato ulteriori misure restrittive e di contenimento. L’ordinanza dispone delle misure che prevedono fino al 28 aprile un cordone sanitario intorno alla struttura con divieto di accesso all’area interdetta salvo che da parte di fornitori e operatori che devono rispettare alcune indicazioni: tra queste, il contingentamento degli accessi, il controllo giornaliero di tutto il personale mediante termoscanner e saturimetro. Solamente nella giornata di ieri l’Asl Roma 6 ha registrato 61 nuovi casi di Coronavirus, di questi 52 riferibili al cluster di Rocca di Papa.

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E’ stato proprio l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato a dichiarare che ‘Bisogna mantenere molto alta l’attenzione sulle RSA e case di riposo, non si può abbassare la guardia’.  Proprio per questo motivo “è stata costituita un’apposita Commissione regionale per svolgere gli audit di verifica del rispetto delle disposizioni impartite. E anche su Rocca di Papa è in corso l’audit richiesto alla Asl Roma 6 e al Seresmi per la verifica di tutte le procedure adottate e le misure di prevenzione”. 

“Dai primi rilievi dell’audit clinico che sta svolgendo la Asl Roma 6, in accordo con il SERESMI (Servizio regionale sorveglianza malattie infettive-Spallanzani) emerge che le misure di prevenzione finora adottate non risultano efficaci e che non sono state rispettate le disposizioni impartite dalla Regione sin dal febbraio scorso. La documentazione verrà messa a disposizione delle autorità competenze. Tutte le indicazioni e le prescrizioni devono essere pedissequamente rispettate per la corretta gestione clinica dei pazienti. La Asl Roma 6 verificherà puntualmente – conclude la nota – il rispetto di queste misure ed ha distaccato uno specifico tecnico della prevenzione che è in loco a coordinare le azioni di monitoraggio e verifica”. 

 

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