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Massimiliano Salvi, chi è il marito di Cristiana Ciacci: età, lavoro, figli

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Cristiana Ciacci e il marito Massimiliano Salvi

Ci siamo, è tutto pronto per una nuova e imperdibile puntata di Oggi è un altro giorno. Anche questo pomeriggio l’accogliente padrona di casa Serena Bortone – a partire dalle 14.00 su Canale 5 – è pronta a regalare agli affezionati telespettatori un momento di relax all’insegna della spensieratezza. Come di consueto, anche oggi saranno numerosi gli ospiti che si avvicenderanno in studi0, tra di loro anche Cristiana Ciacci, la figlia di Little Tony! Ma cosa sappiamo invece del marito, della sua dolce metà Massimiliano Salvi? Ecco qualche informazione su di lui! 

Chi è Massimiliano Salvi, il marito di Cristiana Ciacci 

Massimiliano Salvi ha 45 anni ed è più giovane della compagna di 5 anni. Dal loro amore sono nati due figli: Melania e Mattia. Tuttavia la donna era già madre di tre ragazzi: Mirco, Melissa e Martina. Le informazioni sul conto dell’uomo sono poco ma quello che è certo è che, insieme, i due appaiono felici e spensierati e non sono poche le circostanze in cui la donna condivide sui social momenti che la ritraggono assieme alla sua dolce metà. Per esempio in occasione del suo 45esimo compleanno un post su Instagram recitava: ‘Festeggiando il compleanno di Max in un posto stupendo insieme a persone speciali’.  O ancora, ci sono altri post corredati dalla semplice ma eloquente frase: ‘My love’.  

https://www.instagram.com/p/CogFIwwK_Dm/?igshid=YmMyMTA2M2Y=

La malattia di Cristiana Ciacci 

La figlia di Little Tony, è nata nel 1972 e nonostante fosse da sempre appassionata di musica non è riuscita a seguire in toto questa sua passione per via di una malattia. La donna ha, infatti, sofferto di anoressia per diverso tempo. Patologia che il padre non ha mai riconosciuto, com’è stata lei stessa a dichiarare: ‘Lui non la concepiva come malattia. Per lui il male era ciò che ti colpisce nel fisico, non che ti esplode nell’anima. Era convinto che mi infliggessi tutto da sola. Gli volevo talmente bene che lo volevo sempre vicino, ma lui stava sempre in giro per lavoro. Ho sofferto di solitudine, l’anoressia è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Mio padre non capiva la malattia ma era per un fatto di cultura. Non ha mai capito le malattie dell’anima’. 

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