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Gerry Scotti e la dolorosissima dichiarazione: “Ho perso i miei genitori nello stesso giorno. In obitorio mi hanno chiesto un autografo”

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Gerry Scotti e Fedez

“Nello stesso giorno  ho perso sia mia madre che mio padre. Non li ho potuti salvare, i soldi non comprano tutto ciò di cui hai davvero bisogno”. Questa una delle frasi più emozionanti che Gerry Scotti ha detto durante il podcast Muschio Selvaggio di Fedez e Luis Sal. Una puntata davvero incredibile dove, a cuore aperto, il conduttore ha raccontato la sua storia. 

Muschio Selvaggio Gerry Scotti Fedez Luis e Martin Sal

Gerry Scotti a Muschio Selvaggio 

“E tu volevi essere un milionario?”, questa una delle prime domande che gli hanno fatto. Ridendo ha però risposto in maniera negativa, “non è mai stato un mi obiettivo o un mio sogno”. “I soldi non comprano ciò di cui hai bisogno veramente, questo l’ho imparato solo con il tempo”. 

“Ai tempi in cui ero ragazzo – racconta il conduttore – avere un lavoro fisso e una casa era già un sogno, non aspiravo di certo ad avere quello che ho ora. Passavamo le giornate con gli amici seduti sui marciapiedi a scommettere sul colore della macchina che sarebbe passata di lì. I miei genitori mi hanno sempre sostenuto. Mio padre lavorava di notte, ma di giorno era sempre lì a sostenermi“.

Gerry Scotti è uno dei conduttori più amati dal pubblico italiano. Nonostante il grandissimo successo, il suo personaggio è rimasto sempre lo stesso. La sua persona, così sensibile e umile, ha conquistato per anni il cuore di tantissime generazioni. E così è stato anche nel podcast di Fedez, dove, emozionandosi, ha raccontato anche di un momento davvero spiacevole. 

Gerry Scotti e le dichiarazioni sui genitori

“Nello stesso giorno ho perso mio papà e mia mamma – ha detto commosso – uno se ne è andato di notte, l’altro di giorno”. E quel che più lo addolora è che “pur essendo io già benestante, non ho potuto fare niente per loro. E’ uno dei più grandei rimorsi che mi resta addosso e mi fa capire che il vero valore dei soldi: aiutano, sì, ma solo a togliersi qualche sfizio“.

“Non ho vergogna a dirvi che quando ero nell’obitorio da mia madre (quando è venuta a mancare venti anni fa non c’erano ancora i cellulari) una chiassosa compagnia di parenti del feretro vicino mi ha visto. Così sono venuti dentro con dei pezzi di carta e mi hanno detto: “Ci fai un autografo?” Io non sapevo se dargli una testata o mettergli le mani addosso… poi ho guardato mia mamma e ho firmato”. 

 

 

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