Home » News » Programmi TV e Spettacolo » Spettacolo: Carmen Consoli all’Auditorium Parco della Musica, “Eco di Sirene” per spettatori incantati

Spettacolo: Carmen Consoli all’Auditorium Parco della Musica, “Eco di Sirene” per spettatori incantati

Pubblicato il

Carmen Consoli è in tournee all’ Auditorium Parco della Musica con altre due serate, oggi e domani, con un concerto teatrale e acustico che prende il nome dal brano “Eco di Sirene”, per la durata di circa due ore, durante le quali Carmen ripropone molti dei suoi testi più belli ed acclamati, sin dal primo album. Ad accompagnarla sul palco ci sono le bravissime Emilia Belfiore al Violino e Claudia DellaGatta al Violoncello, come la stessa Carmen definisce, “tri fimmine”, che si alternano, lasciando Carmen sola sul palco in diverse occasioni, con le sue preziose chitarre per un concerto imperdibile ed armonioso. Predominante e sensuale, la voce di Carmen sa pervadere le anime con i suoi testi profondi e pieni di significato. Nella maggior parte dei brani Carmen tocca argomenti delicati come la violenza delle guerre, la stessa “Eco di Sirene” che intitola l’intero tour, come Carmen ci tiene a spiegare “Le Sirene sono delle creature magiche e noi siamo tre sirene. Ma la Sirena è anche un allarme di pericolo imminente, nel peggiore dei casi un pericolo di guerra. Quando ho scritto questa canzone (inclusa nell’album Mediamente Isterica uscito nel 1998) avevamo vicino quella dei Balcani, adesso invece ci sono la guerra in Libia ed in Siria. La pace non è mai di moda, a quanto pare. Però una guerra di tendenza, invece, c’è, ed è quella quotidiana che prodi condottieri combattono dietro una tastiera, offendendo e calunniando gli altri. E poi che dire della guerra che noi stessi abbiamo dichiarato alla nostra santissima, intossicatissima, non più vergine Madre Terra? E poi c’è una guerra al buon senso e alla convivenza armoniosa tra i popoli di diversa cultura e tradizione. E risuona sordo e stridente l’allarme sociale di una nazione che vota per isolarsi, come l’Inghilterra con la Brexit, oppure di un’altra che vota per alzare e costruire ancora muri, come l’America”.

I suoi brani sempre attuali raccontano storie di donne tradite ed abbandonate sull’altare “Fiori d’arancio” donne che attendono la bella stagione mentre stendono i panni al sole “pioggia d’aprile”, donne che ingannano il tempo con trucchi che nascondono l’eta’ “contessa miseria”, o di uomini di poco rispetto che approfittano dei minori,” Mio Zio” e poi canzoni ricche di amore con le dediche alla madre, al padre ed infine a Nonna Carmenlina, dalla quale ha preso il nome e come lei stessa dice “questa sera indosso un suo vestito, cosi’ mi sento un po’ Nonna anche io”. Emozionante il momento in cui racconta l’allegria del padre che amava scherzare sempre e prendere la vita con positività, al quale ha dedicato il brano “Mandaci una Cartolina”, Mamma Rosa con “In bianco e nero” e a Nonna Carmelina dedica il primo brano da lei scritto ed inciso “Quello che sento”.

Carmen omaggia anche Rosa Balistreri, siciliana come la cantantessa, con “Bottana di to’ Ma’” aggiungendo che mentre in America si godeva della presenza di Janis Joplin, in Sicilia la cantastorie si chiama Rosa.

La Cantantessa vuole ricordare ai suoi “protagonisti”, come lei stessa chiama il pubblico, che le emozioni impresse in musica, sanno attraversare ogni confine e giungere fin nell’anima delle persone, ed è così che Carmen sa stupire sempre. Un coraggio lodevole ed una presenza elegante e di classe, con le sue chitarre, la Consoli sa cantare ed incantare il suo pubblico che la acclama calorosamente non facendo mai a meno di sottolinearlo, tra un brano e l’altro con frasi come “sono cresciuta con te”, alla quale la stessa Carmen risponde con un aneddoto e racconta di questa donna, circa ottantenne, che le dice la stessa frase “sugnu crisciuta cu’ tia” e lei le risponde, “sicura signora di non avermi scambiata con Caterina Caselli?”. La simpatia di Carmen ed il calore che trasmette al suo pubblico, si aggiungono all’armonia della sua musica e alla bellezza dei suoi testi.

 

SCALETTA:

“Sulle rive di Morfeo”

“Parole di burro”

“Fiori d’arancio”

“Perturbazione atlantica”

“Geisha”

“Il sorriso di Atlantide”

“Pioggia d’aprile”

“L’eccezione”

“Mio zio”

“AAA cercasi”

“L’ultimo bacio”

“Eco di sirene”

“Maria Catena”

“Mandaci una cartolina”

“A finestra”

“Blunotte”

“Contessa miseria”

“Confusa e felice”

“Sud est”

“Ottobre”

“In bianco e nero”

“Questa piccola magia”

“Venere”

 

BIS:

“Quello che sento”

“Amore di plastica”

 

Daniela Corrao

Impostazioni privacy