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Zero Assoluto, il nuovo singolo ‘Astronave’ è già un successo (e vince un premio). L’intervista: ‘Ecco come è nata la canzone’

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25 anni di carriera festeggiati tornando sulle scene musicali dopo un’assenza durata circa quattro anni. Ed è subito successo. Tre nuovi singoli nel giro di pochi mesi: “Fuori noi”, pubblicato il 24 luglio in collaborazione con Gazzelle, “Cialde”, pubblicato il 16 Ottobre e scritto in collaborazione con Colapesce, e ora “Astronave”, scritta a quattro mani sempre con Gazzelle.

Incontriamo gli Zero Assoluto a pochi giorni dall’uscita del video che accompagna la canzone, già un successo in radio e su YouTube. Come è nata “Astronave”?

“È nata in una fashion di 3 giorni insieme a Gazzelle, con cui c’è una stima reciproca da quando ci siamo conosciuti. La nostra conoscenza risale a quando ci ha contattati su Instagram per partecipare al suo concerto al Palalottomatica, il primo importante per Flavio, che voleva cantare due nostri brani; in quell’occasione li abbiamo cantati insieme. Da lì è nata una bella amicizia: abbiamo iniziato a uscire tutti e tre, ci sono state meravigliose chiacchiere che sono sfociate anche in canzoni. Quando c’è una stima reciproca e si incontrano persone abituate a scrivere canzoni, diventa abbastanza naturale far nascere testi”.

È stato strano inserire un “terzo incomodo” tra Matteo e Thomas?

“Tra noi due abbiamo trovato negli anni un equilibrio perfetto nella scrittura e adesso aggiungere un terzo elemento come Flavio e riuscire ad avere una sintonia del genere dal primo momento è qualcosa di assolutamente raro”.  

La canzone parla di un amore finito, ma anche di una ripartenza, perché il protagonista, pur ricordando il passato e la donna amata, è consapevole di quanto lei sia cambiata ed è pronto a ricominciare un’altra vita: è questo il modo con cui voi affrontate – e consigliate di affrontare – l’amore e i problemi della vita in genere?

“Non vogliamo assolutamente dare consigli a nessuno: le nostre sono fotografie di stati d’animo. Però è vero, la canzone parla dell’accettazione, di quando si razionalizza una perdita legata a una relazione: arriva il momento in cui riesci a razionalizzare e dire “okay, ce l’ho fatta, l’ho superata”. E quindi riesci a tenere un cassetto di ricordi importanti legati a questa persona ma decidi di andare avanti e a quel punto la salita si trasforma in discesa”.

Parlando del videoclip, vi siete lasciati trasportare dall’immaginazione, trasformando la normalità in qualcosa di inedito, divertente ed emozionante grazie alla maestria del regista Olmo Parenti e di Massimo Sirelli, tra gli artisti più interessanti e innovativi del filone urban art. Tutto viene visto attraverso una nuova prospettiva, così un bidone della spazzatura diventa un vaso da riempire con dei fiori per un gesto d’amore o di gratitudine, un’aiuola incolta può diventare un campo per una partita di calcetto con gli amici, il parco comunale è una grande casa che accoglie tutti come ospiti. E ancora, come ci ricorda la cover art del singolo, un cappello lanciato in aria può diventare un’Astronave che vola via… Ma, visto questo particolare periodo dovuto al Covid, potrebbe essere interpretato come un voler reagire, sapersi adattare – o reinventare – nonostante le difficoltà?

“Assolutamente sì, il tentativo era proprio quello di arrivare a questo. L’immaginazione e la creatività sono quelle che ci possono liberare e alleggerire. E soprattutto nell’ultimo anno, che abbiamo avuto una serie di obblighi e di attenzioni, la fantasia può senza dubbio aiutarci e quindi nel video ci piaceva realizzare tutto esternamente e giocare con il cambio di prospettiva, far vedere le cose da un punto di vista diverso, con un po’ di creatività, con il sorriso, una sorta di ‘trova l’errore’, un contesto normale che può diventare eccezionale. Magari non ti accorgi che semplicemente una sciarpa legata a un palo della luce diventa estremamente romantica: se hai la creatività di trovare del romanticismo in quella scena, significa che ce la stai facendo. Questo riprende il tema della canzone. Tutto è nato un po’ da quando guardi le nuvole e ci vedi qualcosa, che in realtà non è ‘quel’ qualcosa, è solo la prospettiva che per qualche minuto ti fa immaginare che ci somigli”

Il videoclip che accompagna la canzone è stato scelto da “Roma Videoclip in Tour” e verrà premiato alla prossima imminente edizione del ‘Romavideoclip – il cinema incontra la musica’, l’importante kermesse musicale ideata e diretta da Francesca Piggianelli, dove siete stati già premiati in passato: quanta soddisfazione c’è per questo riconoscimento arrivato a pochi giorni dalla presentazione del video?

“Non avevamo fatto il video per essere premiati, ma ovviamente riceverlo ci ha fatto immensamente piacere. La creatività è un valore importante: questo premio sottolinea che qualche volta le buone idee portano dei risultati belli e inaspettati. A volte una sana idea artistica, che porti avanti senza chiederti se funzionerà o no, è quella che tocca le persone e quindi ci fa un piacere enorme ricevere questo premio, è come mettersi addosso una medaglia su qualcosa che avevamo appena realizzato e questo ci ha riempito d’orgoglio e di gioia”

Attraverso il testo e il video di Astronave arrivano già diversi messaggi a chi vi vede e vi ascolta. C’è un messaggio particolare che volete mandare ai nostri lettori?

“La bellezza della musica è che ognuno la può interpretare come vuole. Noi scriviamo una canzone partendo da una prospettiva, ma magari chi la riceve la vive in tutt’altro modo. Le canzoni diventano proprietà privata di chi le ascolta e sono colonna sonora della vita di ognuno, quindi il messaggio è implicito dentro la canzone e ognuno trova il suo, quello che vuole interpretare. Le canzoni hanno questa forza: di dare coraggio, di regalare 3 minuti di rilassatezza o per struggersi per qualcosa o qualcuno”.

Quali sono i prossimi progetti?

“Essere particolarmente costanti nelle uscite. Abbiamo tanta voglia di far uscire tanta musica: questo sarà l’obiettivo principale”.

Un “In bocca al lupo” a Matteo e Thomas, allora: e mentre scrivo queste ultime righe partono le note di “Astronave”, che insieme ad altre canzoni degli Zero Assoluto fa parte della mia compilation personale.

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