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Atletica, dove si pratica a Pomezia?

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L’atletica che siamo abituati a vedere in tv è quella del salto in alto o del salto in lungo o del salto con l’asta. Niente a che vedere con quanto si fa con i bambini durante l’infanzia. Prima di arrivare alla specializzazione, infatti, si punta tutto sulle abilità motorie di base.

Di regola ogni sport dovrebbe insistere sullo sviluppo di queste abilità per fare in modo che arrivati all’età dello sviluppo, i ragazzi – maschietti e femminucce – siano potenzialmente in grado di praticare qualsiasi disciplina. Un’utopia? Probabilmente sì, per via delle attese che i genitori nutrono nei riguardi dello sport dei bambini. Per i grandi c’è bisogno di qualcosa che li faccia sfrenare almeno due volte a settimana, così che quando rientrano a casa, dopo cena, vadano subito a nanna. Per i bambini c’è bisogno invece di divertirsi, di stare all’aria aperta con altri amici ma anche di apprendere in modo graduale a superare i limiti legati alla motricità.

Tutti i bambini hanno equilibrio? Sanno correre e saltare? Sanno fare la capovolta? Forse no, ma tutti i bambini, opportunamente assistiti, possono riuscire a farlo. L’atletica che a Pomezia si pratica dai 3 anni in su, aiuta i ragazzi a migliorare le capacità motorie. Basta andare a via Mazzini, proprio dov’è lo stadio, per rendersene conto.

L’insegnamento atletico avviene attraverso la competenza degli istruttori e una proposta articolata ricca di divertimento e professionalità. I bambini, divisi per età, si ritrovano due volte a settimana per imparare gli schemi motori di base che rappresentano tutte le diverse possibilità di movimento del corpo come camminare, correre, saltare, strisciare, lanciare, rotolare e arrampicarsi. C’è poi da ribadire, come spiegano gli esperti che sono abilità motorie di base, trasferibili in molteplici contesti, il:

  1. a) saper controllare con le mani, in modo preciso, gli strumenti e gli attrezzi che si utilizzano
    b) saper coordinare i movimenti per eseguire azioni complesse in rapporto ai diversi parametri spaziali e temporali
    c) saper mantenere l’equilibrio del corpo anche in condizioni instabili o destabilizzanti
  2. d) sapere eseguire cadenze e/o sequenze ritmiche.

 

I benefici dell’atletica per i bambini

Secondo i medici della Società Italiana di pediatria, non tutti gli sport devono essere proposti ai ragazzi ad ogni età. Nonostante ci si impegni a cercare discipline adatte ai bambini in età prescolare, secondo gli esperti fino a 2 anni i bambini dovrebbero giocare in modo poco strutturato, magari all’aria aperta e con la supervisione di un adulto, ma niente di più. Mentre per i bambini dai 3 ai 5 anni, è importante la partecipazione ad attività divertenti che garantiscano lo spazio adeguato alla scoperta. Non c’è bisogno di molto, se non di sviluppare le attività motorie di base, i bambini di questa età, quindi, devono imparare a correre, nuotare se possibile, rotolarsi e giocare a palla. Soltanto in un secondo momento s’inizierà a parlare di equilibrio, di attenzione alle abilità tattico strategiche e alla competizione.

Tra i 12 sport consigliati dai pediatri c’è anche l’atletica e i suoi benefici sono stati così riassunti da Caffeina Magazine:

Si può iniziare a 6-8 anni, ma solo sotto forma di gioco, perché il bambino non tollera carichi e sforzi prolungati. L’atletica leggera richiede sia capacità di coordinazione neuro-muscolare sia capacità metaboliche, che prima di una certa età non sono ancora sviluppate. Fino all’adolescenza, quindi, si può parlare solo di pre-atletica, che ancora una volta è ottima per arricchire il bagaglio di esperienze motorie, ma deve essere condotta con tempi e sforzi commisurati all’età del bambino. L’attività agonistica può iniziare da 16 anni.

 

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