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Il Corriere della Città agli internazionali di Tennis

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Roma, capitale del tennis mondiale – La prestigiosa manifestazione, giunta alla quarta giornata, non conosce soste e continua a regalare ai numerosi appassionati un’emozione dietro l’altra, con incontri spettacolari e sfide davvero all’ultimo respiro. Per tali motivi, noi del Corriere della Città abbiamo voluto portarvi “dentro” a questo fantastico torneo, analizzandolo sotto tutti i punti di vista: match, interviste e conferenze stampa, queste ultime rese ancora più interessanti dalla partecipazione dei “big” del Tennis internazionale. Ma mettiamo un po’ d’ordine, iniziando a descrivere quanto successo, soprattutto in termini di risultati e verdetti.

Bene la Schiavone; passano il turno anche la Oprandi e la Brianti – Giornata sostanzialmente positiva per le azzurre inserite nel tabellone WTA che riescono, tranne alcune “dolorose” eccezioni, a passare il turno: partiamo dalla nostra campionessa più quotata, Francesca Schiavone, che ha sconfitto la modesta Mc Hale in due set rispettivamente  per 6-3 e 6-1. La partita non ha visto quasi mai l’esito finale messo in discussione, con l’italiana davvero brava a controllare l’incontro risparmiando al contempo preziosissime energie per il proseguo del torneo. E in effetti è così che l’abbiamo trovata in Sala Stampa al termine dell’incontro, serena e riposata come se avesse disputato il più classico degli allenamenti. Questo un passaggio delle sue parole:

“La partita non è certo stata delle più spettacolari ma credo che comunque alla fine il pubblico si sia divertito; in fondo, in questi casi, conta di più vincere che non cercare il colpo ad effetto. Meglio essere concreti e puntare sin da subito al passaggio del turno”

Tornando alla cronaca, bene anche la  Brianti che si aggiudica il passaggio del turno ai danni della cinese Zheng, al termine di un incontro assai equilibrato vinto in due set (6-4;7-5); gioia infine anche per la Oprandi, vittoria nel match contro l’estone Kanepi , mentre abbandonano purtroppo il torneo la Dentoni e la Vinci, quest’ultima ritiratasi per un problema alla schiena.

Torneo ATP, rispettati i pronostici – Storia diversa invece per quanto riguarda la categoria maschile con ben poche sorprese rispetto alle previsioni della vigilia, anche e soprattutto, in termini di atleti italiani; facile, a tal proposito, prevedere l’out della Wild Card Cipolla contro il croato Ljbicic, così come lo sarebbe stato scommettere sulla vittoria di Gasquet ai danni del russo Andreev. Fuori purtroppo anche Bolelli che cede il passo, nonostante una strepitosa ripresa, allo spagnolo Almagro n° 10 del Ranking ATP; l’italiano, dopo aver regalato il primo set 6-0, ha cercato di gettare il cuore oltre l’ostacolo sospinto da un “Centrale” davvero gremito,  non riuscendo tuttavia ad andare oltre al 5-7 per lo spagnolo, risultato questo, comunque dignitoso. Peccato invece per Fognini uscito al termine di tre combattutissimi set contro lo svizzero Wawrinka.

Ma come vi avevamo accennato, oggi non è stato solo il tennis giocato a farla da padrone:  un ruolo importante lo hanno infatti recitato soprattutto i “grandi” di questo sport, anche se soltanto a livello mediatico. Diverse sono state infatti le conferenze stampa  in scaletta fra tutte quelle di Roger Federer e  Novak Djokovic.

Lo svizzero, il beniamino del pubblico – Roger arriva in Press Conference intorno alle 13.30, stile sobrio e composto come di consueto. Roma lo aspettava con ansia perché nonostante tutto, è ancora lui il più amato dalla gente.

“Arrivo a Roma dopo un breve periodo di inattività perché dopo Madrid non ho ancora avuto la possibilità di allenarmi un po’. Se ho visto la finale tra Djokovic e Nadal? No perché ero in volo. So che qui l’attenzione è tutta su di loro ma per me questo non cambia assolutamente nulla.”

Verso le 3.00 è stata invece la volta del fenomeno del momento, il Novak “d’oro” che ha strapazzato il n° 1 del mondo (per quanto?) Nadal durante la finale di Madrid. Fresco come una rosa, raggiante, Djokovic ha scelto di rispondere alle domande anche in Italiano perché, come da lui stesso confermato, è la lingua che sta studiando e che vorrebbe imparare.

“Vengo da un periodo straordinario di forma ed ho appena passato il miglior giorno della mia vita; nonostante questo, sono pronto a combattere per raggiungere la vetta nel Rank. Se quello con Nadal sia stato il miglior incontro della mia carriera? Non lo so dire con certezza. E’stato fantastico e sicuramente uno dei migliori, ma non so se in assoluto.”

Il programma è poi proseguito senza soste per tutto il pomeriggio, con la disputa soprattutto dei primi match di doppio di entrambe le categorie e di altri incontri – passateci il termine – “minori”, per preparare al meglio il pubblico per le sfide della serata.

Soderling-Verdasco: spettacolo allo stato puro! Il primo vero big match della rassegna serale non ha deluso le aspettative, regalando agli spettatori oltre 2,30 di grande Tennis. Il numero 5 al mondo, lo svedese Soderling, si è trovato, all’esordio nel tabellone, a sfidare l’ostico Verdasco, spagnolo distanziato di 12 posizioni nella classifica ATP, con cui ha dato vita ad uno spettacolo davvero senza precedenti.

Il match – Un’incredibile avvio di Verdasco, il dominio assoluto su avversario ed incontro, la vittoria  finale ad un soffio. Questa la prima fase della gara, con un Soderling quasi irriconoscibile preda del nervosismo e autore di una serie incredibile di errori.  Poi l’imprevedibile, con la sensazionale rimonta dello svedese che non solo recupera, ma ribalta completamente le sorti della gara, conquistando così il passaggio del turno. La svolta durante il secondo set quando, sul punteggio di 5-4, lo spagnolo, all’interno del game decisivo, spreca ben 3 match-ball e con essi la sua integrità fisica e mentale. Da qui la rimonta in pieno stile Soderling, fatta di classe pura che annienta, soprattutto psicologicamente, lo spagnolo costretto alla fine a cedere il passo. Alla fine dunque ha vinto il più forte, anche se, questa volta, a seguito di un bel pacchetto regalo.

La giornata si è poi conclusa con  la vittoria di Murray ai danni del belga Malisse, la facile quanto prevedibile vittoria della Sharapova, e la sconfitta, forse dovuta anche a qualche problema fisico, della nostra Flavia Pennetta nel match contro la Mattek-Sands.

Luca Mugnaioli

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