Home » News » Ultime Notizie Sportive » ippica » Trotto, G.P. “Elwood Medium” 2023: il verdetto

Trotto, G.P. “Elwood Medium” 2023: il verdetto

Pubblicato il

Una domenica di Gran Premio al Trotto, in quel di Padova, il 23 aprile 2023; e, per la buona riuscita dell’intera kermesse, consegna all’album dell’Ippica italiana un’altra pagina da rileggere un giorno lontano, lontanissimo. 

Il Gran Premio “Elwood Medium 2023”

Gruppo 3 sulla distanza di 1.640 Metri.

In pista cavalli Trottatori Indigeni di 3 anni. 

Dotazione economica di 37.400,00 €uro.

Il binomio che ha prevalso 

Ad imporsi è stato Alessandro Gocciadoro alle redini lunghe di Edy Girifalco Gio.

La prestazione vincente

Il binomio che si è aggiudicato il Gran Premio Elwood Medium  2023” ha completo la fatica assegnata, 1.640 Metri, nell’ordine dell’1.13.5 (t/km).

La triade che sorride 

PROPRIETARIO di Edy Girifalco Gio: Bondi Stefano 

ALLENATORE di Edy Girifalco GioGocciadoro Alessandro Srl SocAll.to

DRIVER di Edy Girifalco Gio: Gocciadoro Alessandro 

Il podio del Gran Premio “Elwood Medium 2023”

Edy Girifalco Gio  Gocciadoro Alessandro 

Etereo Jet ✓ Baldi Edoardo 

Eland Dell’Annunziata Piscuoglio Vincenzo 

Chi era Elwood Medium

Uno stallone di razza Trottatore di assoluta importanza storica che nacque negli Stati Uniti presso l’allevamento di Robert Steel alla Cedar Stok Farm nei pressi della colta Filadelfia.

Nel 1892 fu il primo stallone del trotto ad essere importato ad 8 anni in Italia ed in Europa, in quanto il leggendario industriale Vincenzo Stefano Breda intendeva innestare opportunamente il sangue nordamericano sulle sue fattrici friulane.

Il figlio di Happy Medium, nonno di Peter The Great, attraverso il figlio Pilot Medium, divenne un razzatore conclamato, generando una generazione d’elite in cui primeggiarono, Duce, Briosa, Conte Rosso Carignano, Deciso e Dispaccio, ottimi trottatori figli di madri men che mediocri.

Gli eredi di Elwood Medium si distinguevano per il modello morfologico di taglia superiore al normale, muniti di una elegante ed armoniosa meccanica. 

La sua produzione fu denominata Razza Breda.

Vincenzo Stefano Breda, come il conte Paolo Orsi Mangelli, ha rappresentato due momenti fondamentali per lo sviluppo dell’Allevamento Italiano, che oggi possiamo valutare forse come primo nel mondo nonostante le poche nascite, circa 1800, all’anno.

 

Impostazioni privacy