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Dalla sicurezza alla sostenibilità: i nuovi pagamenti digitali

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Le parole del futuro, nel campo dei pagamenti, sono cashless, smart payment e omnicanalità. Ormai gli italiani hanno preso confidenza e dimestichezza con i sistemi di pagamento tecnologici, e il contante continua ad essere al centro di un percorso di dematerializzazione iniziato qualche anno fa e incentivato da iniziative statali come il Piano Cashless, in piena fase Covid.

A dimostrarlo è una importante ricerca, il Cashless Report 2023 condotta da Ayden e Ipsos, dalla quale emergono numeri molto significativi a riguardo: il 50 per cento della popolazione conclude i propri acquisti con la carta, il 13 per cento usa smart payment, come ad esempio gli smartwatch di ultima generazione.

I dati di penetrazione dei nuovi metodi di pagamento fanno risaltare in particolar modo l’utilizzo ampio e diffuso di carte digitali (94 per cento) ma anche di wallet o app di pagamento, usati almeno una volta nel 45 per cento dei casi, e comunque in crescita sui numeri del 2022 del 32 per cento.

I vantaggi associati a questi nuovi sistemi per pagare prodotti e servizi hanno una particolare rilevanza in ambito e-commerce, perché è nelle compravendite telematiche che sono messi in risalto i loro punti di forza.

Un primo vantaggio è indubbiamente quello della sicurezza, che rende le carte prepagate digitali una modalità di pagamento tra le predilette: ad esempio Postepay, in combo con la piattaforma pagoPA e a con il metodo della doppia autenticazione, viene usata anche per i pagamenti alla pubblica amministrazione, nei quali rientrano bollette, tasse scolastiche, multe. Wallet come PayPal, invece, favoriscono la protezione eliminando l’accesso con inserimento di dati come pin e numeri di carta, poiché funzionano con il solo utilizzo della mail associata al conto.

Anche la versatilità è una delle caratteristiche predominanti dei nuovi sistemi di pagamento, ormai accettati in maniera diffusa da ogni marketplace o piattaforma di e-commerce, inclusi servizi come il trading, le assicurazioni, le utenze telefoniche o quelle di luce e gas. A ciò si deve associare anche un costo minimo di gestione, motivo per il quale in alcuni comparti specifici gli smart payments sono tra sistemi i più ricercati e richiesti dagli utenti: ad esempio nei migliori casinò Postepay è un metodo di pagamento molto diffuso, così come PayPal. Il popolarissimo wallet, inoltre, da qualche anno ha messo piede nel mercato delle criptovalute, ed è stato accettato come mezzo di pagamento dalle varie piattaforme di exchange.

Velocità, comodità e sicurezza sono dunque i tre vantaggi riconosciuti ai nuovi sistemi di pagamento, e pesano rispettivamente sulle scelte degli acquirenti digitali con percentuali rispettive del 55 per cento, 51 per cento e 29 per cento.

Le varie aziende che fanno capo a carte e wallet si sono impegnate, nel tempo, a offrire servizi che vanno oltre i semplici pagamenti, intercettando i crescenti e sempre più specifici bisogni dei consumatori.                                                                         Prima di tutto, grazie a QR Code e sistemi biometrici di autenticazione, come le impronte digitali e il riconoscimento facciale, questi hanno esteso le loro possibilità di utilizzo anche ai negozi fisici, considerando che un’altra parola chiave del prossimo futuro è “omnicanalità”, ovvero la possibilità di fare switch negli acquisti tra canali offline e online. Il cosiddetto “modello ibrido” è utilizzato nel 67 per cento dei casi, e in questa tendenza è fondamentale una proficua interazione dei venditori e dei commercianti rispetto all’uso integrato dei due canali: anche questa è versatilità.

Un altro trend è inoltre quello del “Buy now, pay later”, un sistema, offerto ad esempio da PayPal, che consente di acquistare prodotti online e di pagarli in differita, in rate senza interessi. Non solo: molto partecipato è anche il programma cashback di Postepay, utile a ricevere sulla propria carta un rimborso in percentuale delle spese sostenute presso i negozi convenzionati.

Appare chiaro come le nuove tipologie di pagamenti telematici, o se non altro i più popolari, abbiano iniziato ad adottare una politica multiservizio, che va oltre l’utilizzo-base per comprare su Internet.

Per questo motivo, anche in considerazione del fatto che la dematerializzazione del contante è stata incentivata anche afini di ecologia, le aziende leader degli smart payments si sono attivate anche nel sociale, e in particolare nel rispetto dell’ambiente.

Qualche esempio?

PayPal, che viene usato anche per effettuare donazioni verso gli enti benefici, con tariffe scontate a mo’ di incentivo. Anche il Gruppo Poste Italiane, in relazione alla tematica ambientale e sociale, si è distinto per iniziative come il lancio della carta Postepay solidale, a favore dei progetti di alimentazione scolastica del World Food Programme.                                                                                                                                        Non solo: la PostePay Green destinata a giovani utenti tra gli 11 e i 17 anni è interamente biodegradabile, ed è stata eletta “Prodotto dell’anno” 2022.  Anche la prepagata standard è stata proposta nella sua versione eco-friendly, avviando così una progressiva sostituzione delle card in plastica, a netto vantaggio dell’ambiente circostante.

Entro il 2025, secondo le stime del Gruppo, le carte ecosostenibili potrebbero raggiungere l’importante traguardo di 20 milioni di carte emesse.

 
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