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Gioco d’Azzardo – L’ASA vieta una pubblicità rivolta ai bambini

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Il mercato dei casino è in continua espansione e i creativi del marketing sono sempre alla ricerca di nuovi espedienti per attirare fette maggiori di utenti. Tutto bene, se non che stavolta si sarebbe puntato a coinvolgere i più giovani violando non solo i principi morali, ma anche i regolamenti in vigore.

Tutto è successo nel Regno Unito, dove si registra una decisa presa di posizione da parte dell’ASA – Advertising Standards Authority – che ha categoricamente proibita la pubblicità di un casino online, il Monopoly Casino, che, “giocando con il proprio nome” faceva visivamente un chiaro riferimento al celebre gioco da tavolo “Monopoly” (in Italia conosciuto senza la lettera “Y”, cioè semplicemente come “Monopoli”).

L’annuncio promozionale aveva fatto la sua comparsa sul sito internet del Mirror Online ed è stato giudicato senza mezzi termini particolarmente allettante per i ragazzini, da qui si è ritenuto che violasse il suo codice che proibisce che si possano pubblicizzare giochi di azzardo rivolgendosi ai giovanissimi.

Nel messaggio pubblicato sul web si fa ricorso, infatti, ad una immagine dove si vede la famosissima mascotte del gioco del Monopoli Rich Uncle Pennybags, amatissima in Gran Bretagna da grandi e piccini, tant’è che è anche un personaggio dei cartoni animati che risulta molto familiare a quasi ogni bambino del Regno Unito e non solo.

 

Nel solo Regno Unito sono 55mila i bambini dediti al gioco d’azzardo

Ecco quindi, che l’ASA è passata dalle parole, ovvero dai moniti, ai fatti rispettando delle precise direttive che erano state dettate. Infatti, proprio per evitare scorrettezze di marketing e anche per porre un argine al dilagare della dipendenza dal gioco d’azzardo, era stato chiesto agli operatori di far sì da evitare qualsiasi contenuto che avrebbe potuto avere presa sui bambini e sugli adolescenti.

Si era specificato anche che non si sarebbe dovuto ricorrere nel corso delle campagne promozionali a materiale specifico per un determinato target giovanissimo quali l’utilizzo di personaggi legati al mondo dei cartoni animati o personaggi che risultano essere molto noti e seguiti da chi non è adulto al mero scopo di invitare a giocare piazzando una scommessa. Infatti, il tutto avrebbe potuto seriamente condizionare negativamente una mente giovane che poteva pensare di diventare ricco con una piccola puntata come il miliardario del Monopoli e navigare nell’oro come Paperon de’ Paperoni.

Un allarme che ha un concreto fondamento, se si considera che nel 2018 la Gambling Commission ha, dati alla mano, dimostrato che, anno in anno, è in aumento il problema relativo ai giocatori che hanno un’età tra gli 11 e i 16 anni, tant’è che il loro numero è salito, in appena un biennio, a ben 55.000.

Ciò nonostante, il Monopoly Casino ha ugualmente fatto ricorso alla riconoscibilissima mascotte del Monopoly, Rich Uncle Pennybags violando il diktat categorico dell’ASA e, ciò considerato, l’Advertising Standards Authority non ha potuto far altro che intervenire vietando tassativamente l’annuncio pubblicitario.

Nella vicenda si registra la presa di posizione del Mirror Online, il sito internet dove era apparso l’annuncio pubblicitario, i cui responsabili si sono detti stupiti in quanto vi era una etichetta che diceva “18+” e hanno detto che credevano che l’annuncio non avrebbe attirato l’attenzione dei giovanissimi.

 

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