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Torrino, Via Bonn dopo tre anni è destinata ancora a rimanere chiusa

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Non vede luce la riapertura di Via Bonn nel quartiere Torrino di Roma, che potrebbe veder prolungata la propria chiusura di ulteriori mesi e riconsentire la circolazione solamente nel 2021.

La storia intorno a questa strada palesa quello che possiamo considerare l’ennesima falla all’interno della macchina amministrativa della Capitale d’Italia, che tiene chiusa quest’arteria urbana dell’IX Municipio di Roma Capitale da ben tre anni tra i disagi e l’esasperazione dei residenti locali.

Tre lunghissimi anni dove il Comitato di Quartiere locale si è fatto sentire sull’angosciosa situazione, nella speranza che un giorno tale tratta stradale riaprisse alla circolazione dei cittadini e migliorasse le condizione della viabilità nel quadrante del Torrino e soprattutto della zona di Viale della Grande Muraglia.

Attualmente lo scenario è desolante tra i rimpalli di Amministrazione Locale e Uffici Tecnici, in condizioni che farebbero alzare “bandiera bianca” a ogni cittadino che ha provato a interessarsi per far riaprire la strada e poi scontrarsi – purtroppo – contro quell’invalicabile muro di gomma del sistema burocratico/amministrativo romano. I documenti stillati da Municipio e gli Uffici Tecnici competenti sono contrastanti sulle condizioni di Via Bonn, in un paradossale fenomeno che sembra palesare una mancanza di dialogo tra queste due realtà che fanno sempre parte di Roma Capitale.

Sulla spinosa faccenda vuole farci luce la consigliera comunale Rachele Mussolini insieme a Federico Rocca, responsabile degli Enti Locali per Fratelli d’Italia: “Come avevamo già previsto un anno fa i tempi per la riapertura del tratto di Via Bonn, chiuso dal 2017, si allungano purtroppo notevolmente. L’amministrazione è, infatti, passata da una fase di indifferenza nei confronti del problema ad una fase confusa e rallentata. Pertanto, con dispiacere, facciamo un’altra previsione: i cittadini non vedranno la strada riaperta entro la fine dell’anno, come era stato invece promesso. Tutte le iniziative adottate finora sono nate dalle nostre continue sollecitazioni e dalle richieste di commissioni capitoline finalizzate a portare avanti i lavori e ad avere aggiornamenti continui sull’iter, ma nelle scorse settimane abbiamo riscontrato che tra Municipio IX e il Dipartimento SIMU hanno sulla vicenda due diverse versioni”.

Proseguono Rachele Mussolini (consigliera comunale di Roma Capitale e Vice Presidente della Commissione Controllo, Garanzia e Trasparenza) e Federico Rocca: “A metà maggio il Municipio IX, alla richiesta di informazioni pervenuta dal comitato di quartiere, ha comunicato che “su Via Bonn, a seguito delle informazioni assunte presso il Dipartimento Simu e l’assessorato Instrastrutture, è in corso la progettazione esecutiva relativa al “consolidamento della sede stradale di via Bonn”, terminata la quale sarà possibile, orientativamente nel corso dell’estate, l’indizione della gara. Soltanto qualche giorno dopo, a inizio giugno, invece il Dipartimento SIMU, a seguito di una nostra specifica richiesta di aggiornamento, rispondeva: “In data 13 maggio con nota prot QN 88141 è stata indetta la conferenza di servizi decisoria per l’acquisizione dei pareri e autorizzazioni sul progetto definitivo redatto dal progettista incaricato. I tempi per la chiusura della conferenza di servizi sono 90 giorni a partire dal 13 maggio. Subito a valle della chiusura della conferenza verrà avviata la redazione del progetto esecutivo da parte del medesimo progettista (ulteriori 25 giorni).

Concludono Rachele Mussolini e Federico Rocca: “Tempi, procedure e iter non coincidono affatto. Chi mente e chi sta dicendo la verità? E’ mai possibile che i cittadini, oltre ad avere una strada chiusa da oltre 3 anni, non abbiano neanche il diritto di ricevere informazioni chiare e certe? Basta confrontare le due note per capire che qualcosa non torna, anzi, una sola cosa è certa: i tempi e le procedure che ci furono comunicate nella commissione lavori pubblici tenutasi nel luglio dello scorso anno sono completamenti saltati, poiché, in base a quanto detto all’epoca, ora ci saremmo già dovuti trovare nella fase di assegnazione dei lavori. A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca: non sarà che si sta allungando il brodo per arrivare a ridosso delle elezioni e annunciare in pompa magna la riapertura della strada? Se così fosse, sono vecchi giochini che i cittadini mal sopportano e ai quali oramai non credono più, ma questo almeno giustificherebbe i continui ritardi e rimpalli. Sempre ammesso che, come ormai continua ad avvenire puntalmente, non ci si trovi davanti all’ennesimo esempio di incompetenza e incapacità alle quali ci ha abituato l’amministrazione Raggi-M5S”.

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