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Torvaianica, abbattimento ecomostro e riqualificazione, intervento da 2.5 milioni: ma è corsa contro il tempo

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ecomostro torvaianica

Sembra quasi un sogno ma forse stavolta ci siamo davvero. L’orrendo “ecomostro”, al secolo l’ex Hotel Biagio che da anni deturpa l’immagine di Torvaianica presto – o almeno così si spera – verrà demolito mandando in archivio una delle più brutte pagine della storia del litorale. Si tratta di una delle tante ferite rimaste aperte sul territorio: strutture che, dopo i fasti di un passato ormai lontanissimo, sono state travolte da un lento e inesorabile declino fino ad essere inghiottite e fatte sprofondare nel degrado più assoluto. E ridotte a poco più di cumuli di cemento.

A Pomezia di casi del genere ce ne sono a bizzeffe: alcuni ecomostri sono in via di recupero, altri sono ancora lì a ricordarci gli errori di un passato che speriamo non si ripresenti più. Certo è però che, tra i tanti scheletri di cemento dislocati qua e là per il territorio, quello di Piazza Ungheria è senz’altro il più emblematico considerando la sua presenza nell’area centrale del litorale, quella cioè che dovrebbe accogliere e rappresentare il famoso “biglietto da visita” per i turisti e non certo inorridirli al primo sguardo. Adesso però potrebbe essere scritta una storia diversa.

La vittoria all’asta e l’annuncio: «L’ecomostro sarà abbattuto»

Partiamo dalla fine. A novembre scorso, dopo l’aggiudicazione all’asta di ciò che rimane della struttura da parte del Comune, l’ecomostro è passato nelle disponibilità dell’Ente. Qualche mese prima, ricorderete, c’era stato l’annullamento della convocazione di luglio che aveva creato una sorta di “giallo”, salvo poi far rientrare la questione con il corretto espletamento dell’asta ad ottobre.

Una volta aggiudicatosi l’immobile la Giunta ha approvato la delibera che, con in mano le somme definitive comunicate dalla procedura fallimentare, ha identificato le risorse per l’acquisto dell’ecomostro procedendo poi al versamento delle somme. L’ultimo step, come annunciato mesi fa dal Sindaco Zuccalà, sarà ora quello della demolizione: l’Amministrazione infatti sin dall’inizio, quando cioè era stata manifestata la volontà di prendere parte all’asta, aveva annunciato che, in caso di vittoria, il progetto era quello di abbattere tutto e non quindi di cercare di rimettere in piedi in un altro modo la struttura.

L’operazione economica da 2.5 milioni di euro

Ma quale sarà il futuro della Piazza? Intanto è doveroso analizzare quanto tutto questo costerà per le casse pubbliche. L’intera operazione di riqualificazione, compresa la somma spesa per acquisire l’immobile all’asta doveva superare almeno i tre milioni di euro, stando alla delibera del giugno scorso. L’importo di aggiudicazione è stato pari a 510 mila euro ai quali vanno sommati 100mila euro di spese accessorie e imposte, per un totale complessivo di circa 610mila euro. L’altra fetta dei costi è per la riqualificazione vera e propria: l’Ufficio Tecnico in tal senso, su impulso dell’attuale Amministrazione Comunale, aveva redatto lo scorso anno il progetto per un impegno economico complessivo di € 3.324.167,48 (comprensivo dell’acquisto).

A febbraio, infine, è stato stimato il costo della demolizione dell’immobile: poco meno di un milione di euro. Per il primo blocco del finanziamento il Comune di Pomezia si era rivolta alla Cassa Depositi e Prestiti chiedendo un diverso utilizzo di un mutuo già in essere, nonché la concessione di un ulteriore prestito a copertura dell’intero importo occorrente. Venendo poi ai lavori di demolizione, dal costo di 930mila euro, anche in questo caso l’Ente ha battuto la strada della Cassa Depositi e Prestiti andando ad individuare ben nove posizioni relative ad interventi conclusi per i quali tuttavia era rimasta una parte residuale di fondi.

Ad ogni modo per fare chiarezza sulla spesa totale ci siamo rivolti al Comune. «L’intervento complessivo avrà un costo totale di circa 2,5 milioni: 550mila euro per l’acquisto dell’immobile all’asta, circa 1 milione per i lavori di abbattimento e 1 milione per il rifacimento della piazza, per cui è stato richiesto un finanziamento regionale, da tenere presente buona parte della cifra pagata per l’acquisto, verrà recuperata in virtù dei crediti che il comune vantava verso il fallimento», spiega il Sindaco Zuccalà. 

L’ecomostro di Torvaianica sarà demolito prima dell’estate?

Ora però c’è da capire se i lavori partiranno in tempo per l’estate ma soprattutto se verranno terminati prima della stagione turistica. Perché se è vero che passare un’altra estate con l’ecomostro in Piazza sarebbe comunque deprimente, passarla con le ruspe e i mezzi meccanici all’opera sarebbe perfino peggio, senza contare il problema della viabilità. Insomma, se in un certo senso il conto alla rovescia per l’abbattimento dell’ecomostro di Torvaianica è finalmente partito, il timer è davvero ridottissimo. Per saperne di più su questo fronte – e per scoprire qualche dettaglio in più sul progetto definitivo – ci siam

Sindaco, possiamo dire che è ufficialmente partito il conto alla rovescia e che quella del 2022 sarà la prima Estate senza l’ecomostro in bella vista nella Piazza principale di Torvaianica?

«Il conto alla rovescia è partito! È volontà dell’Amministrazione comunale procedere prima dell’estate, per restituire a cittadini e turisti la vista del mare dalla piazza principale di Torvaianica e per cancellare definitivamente una triste pagina di abusi edilizi sul nostro litorale. Stiamo procedendo in maniera spedita con tutte le azioni necessarie: sono stati appena stanziati i fondi per l’abbattimento e a breve partirà la gara pubblica per l’affidamento dei lavori. Qualora non dovessimo riuscire con i tempi ad abbattere l’ecomostro prima dell’estate, procederemo immediatamente dopo la fine della stagione estiva, per non creare disagi alle attività commerciali e agli stabilimenti balneari».

L’opera di demolizione verrà finanziata con un diverso utilizzo di una serie di mutui concessi dalla Cassa Depositi e Prestiti: quali sono i prossimi step?

«Nel giro di pochi giorni partirà la gara pubblica – che rimarrà aperta per circa 30 giorni – per affidare i lavori. A seguire ci saranno i tempi tecnici per l’aggiudicazione che ci porteranno all’inizio lavori, salvo complicazioni, nel mese di maggio».

Come sarà ridisegnata la piazza una volta abbattuto l’ecomostro? Ci saranno attività commerciali (es. chioschi, strutture in legno, ecc) o cos’altro?

«Il progetto della nuova piazza di Torvaianica sarà il frutto di un percorso partecipato, in cui vogliamo coinvolgere la cittadinanza, che attende questo momento da troppo tempo, e con cui vogliamo condividere esigenze, idee e desideri sul nuovo volto di Torvaianica».

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