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Torvaianica, gli ecologisti: ‘Spiagge invase da detriti, plastica e vegetazione’ (foto)

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Il mare e l’arenile invasi di canne, vegetazione proveniente da canali e fossi, detriti, plastica e sostanze inquinanti, oltre a un
gabbiano morto ritrovato sulla spiaggia all’altezza del punto di soccorso comunale di Pomezia n. 14.

Questo è quanto rilevato durante il sopralluogo effettuato questa mattina sulla spiaggia di Torvaianica dagli esponenti del movimento
Ecologista Ecoitaliasolidale, Piergiorgio Benvenuti e Fabio Ficosecco.

“All’altezza del depuratore Acea Ato2-Pratica, a sinistra e a destra del Fosso di Pratica di Mare, per circa un chilometro, a causa del temporale di ieri e di questa notte il corso d’acqua sta sversando in mare terriccio proveniente dai campi. Questo chiaramente potrebbe rappresentare un inquinamento a causa della presenza di diserbanti e concimi, ma anche per la presenza di vegetazione, arbusti e canne che ora sono ben visibili sulla battigia”, sostengono Benvenuti e Ficosecco.

“La causa – prosegue la nota – è senza alcun dubbio l’abbandono in cui versano gli argini del Fosso di Pratica di Mare che invece dovrebbero essere, soprattutto prima della stagione estiva, oggetto di una adeguata manutenzione e bonifica. Singolare anche il caso del gabbiano che abbiamo trovato ormai morto da almeno un giorno presso la postazione n. 14 di salvataggio comunale, sulla spiaggia di Torvaianica, di cui non si conosce la causa del decesso ma che potrebbe essere collegato alla presenza di sostanze
inquinanti ingerite dal volatile. Ci attendiamo risposte certe ed immediate dalle Istituzioni competenti, dal Comune di Pomezia, all’Arpa, alla Capitaneria, sul livello di inquinamento che in queste ore potrebbe interessare lo specchio d’acqua adiacente il fosso di Pratica di Mare, una bonifica immediata della spiaggia, una bonifica e manutenzione straordinaria degli argini del fosso per non incorrere ancora in successivi casi di criticità ambientale. Non è ammissibile che si debba intervenire sempre con interventi straordinari mancando una adeguata programmazione in tema ambientale”.

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