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Torvaianica, il ‘mistero dei chioschi’: potranno vendere cibi e bevande? Accuse e risposte tra Fucci e Zuccalà

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Sarà un estate complicata per i bagnanti e per gli operatori balneari di Torvaianica. Lo sostengono Fucci, Pecchia e Abbondanza firmatari di un’interrogazione presentata al primo cittadino.

“Stando alle intenzioni del Comune quest’anno, in spiaggia, non sarà possibile comprare nemmeno una bottiglietta d’acqua – si legge in una nota inviata alla stampa, che poi spiega  “come si arriva a questo scenario:

– l’amministrazione sostiene che i chioschi possano esclusivamente affittare lettini, ombrelloni e sdraio;

– i gestori dei chioschi chiedono l’attivazione delle convenzioni con cui offrirebbero servizi extra come i bagni aperti al pubblico, passerelle e ristorazione in spiaggia”.

“La vicenda – dichiarano i firmatari dell’interrogazione – è ancora più singolare se consideriamo che a febbraio 2018 i grillini portarono una mozione in consiglio comunale in cui chiedevano proprio l’attivazione delle convenzioni fortemente volute oggi dai gestori dei chioschi. Incomprensibile questo stravolgimento di intenti a distanza di un anno dalla suddetta mozione. Il cambiamento porterebbe a questo scenario: per la prima volta dopo decenni, l’amministrazione nega agli operatori balneari la possibilità di vendere bibite e cibo. C’è di più: ad alcuni stabilimenti viene impedito anche l’allestimento dei servizi igienici (veri e propri bagni in spiaggia), di fondamentale importanza per i bagnanti che in questo modo subiranno un drastico taglio dei servizi in spiaggia”.

Secondo i firmatari dell’interrogazione l’economia del mare di Torvaianica rappresenta una parte consistente dell’apparato produttivo cittadino e costituisce un insieme di prodotti e servizi di eccellenza, sia per i residenti che per i turisti.

“Lo abbiamo affermato in campagna elettorale – dichiarano Fucci, Pecchia e Abbondanza – e lo ribadiamo oggi più che mai, con l’estate alle porte e un litorale che non sembra essere pronto all’avvio della nuova stagione. Tale sistema produttivo offre livelli di occupazione determinanti alla tenuta economico-sociale della nostra città, che in questo modo verrebbero messi in seria difficoltà dalle decisioni prese dall’amministrazione. Lo sviluppo di iniziative imprenditoriali legate alla ricchezza offerta dal nostro mare rappresenta un interesse pubblico predominante per il Consiglio Comunale. Per queste ragioni, durante la prossima riunione della massima assise cittadina siamo intenzionati ad interrogare il sindaco Adriano Zuccalà. Vogliamo risposte, vogliamo sapere perché il comune impedirà ai gestori dei chioschi l’erogazione di servizi fondamentali per i bagnanti e per i turisti. Vogliamo sapere cosa il comune intende fare per consentire ai gestori di continuare ad effettuare le attività che hanno sempre offerto, in modo che possano essere salvaguardati gli investimenti, l’occupazione e, soprattutto, il livello di servizi offerti sul litorale”.

La risposta del sindaco Zuccalà non si è fatta attendere, almeno a livello informale attraverso i nostri microfoni.

“I chioschi possono, come ogni anno, installare strutture all’interno dell’area che hanno in concessione per poter mettere distributori di cibo e bevande e bagni – spiega il Primo Cittadino – Dei 7 concessionari che hanno questa tipologia, hanno concluso e attivato le pratiche già il 90% delle attività.
Per quanto riguarda le convenzioni, rispetto a quanto dice Fucci, da quando abbiamo approvato l’ordine del giorno ne sono state richieste 2 e attivate entrambe, cosa che con lui non era stata mai fatta.
Ricordo inoltre che, in totale, sull’arenile pubblico ci sono 20 passerelle comunali mobili e cinque fisse, 8 postazioni di bagni pubblici (uomo, donna, disabile) in corrispondenza di altrettante passerelle, che mai erano stato posizionati sino ad ora, e infine 8 sedie job per l’accesso in acqua per le persone disabili.
Stiamo inoltre predisponendo la posa di fontanelle e docce per la spiaggia libera.
Non si capisce pertanto come si possa dire che i servizi in spiaggia saranno inferiori quando non solamente sono pari, ma addirittura superiori rispetto allo scorso anno”.

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