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Roma: ordinano cibo d’asporto ma i ragazzini aspettano il rider incappucciati e armati di spranghe

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Hanno ordinato del cibo d’asporto ma era solo una scusa per rapinare il rider. I fatti risalgono alle ultime festività natalizie ma solo oggi arrivano i primi risultati delle indagini. A condurle sono stati i Carabinieri che hanno rintracciato uno dei responsabili a seguito di un’accurata attività di indagine che non ha lasciato nulla al caso.

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Rapinarono un rider al Trullo: i fatti

I Carabinieri della Stazione Roma Trullo, da poco inaugurata, hanno così denunciato in stato di libertà un ragazzo di 16 anni, ritenuto essere tra gli autori della rapina consumata esattamente il 20 dicembre scorso intorno alle ore 22.30 circa. Quel giorno, in via Piero Calamandrei al “Trullo”, con la complicità di altri cinque minorenni, in corso di identificazione, rapinò un rider di 41anni impiegato di un noto servizio di delivery. L’uomo, come ricostruito, era stato attirato in zona con la scusa di un ordine di cibo da asporto.

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In particolare gli autori del fatto, utilizzando una “sim” telefonica poi risultata smarrita e mai denunciata, si erano registrati all’applicazione dell’azienda di consegne a domicilio. Poi avevano effettuato un ordine pari a 15 euro circa di panini e bevande. A quel punto, l’ignaro corriere, incaricato della consegna dei panini, era giunto all’indirizzo di via Calamandrei. Ma ad attenderlo c’era il “branco” di minorenni, tutti coperti da cappucci delle felpe e mascherine chirurgiche nonché armati di spranghe di ferro, che gli hanno intimato di consegnargli il denaro che aveva con sé.

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Preso in giro e “ripulito” di quanto aveva con sé

Visto che il povero “rider” non aveva soldi è finito pure oggetto di scherno da parte dei ragazzini. Pur di ottenere qualcosa allora, il branco si è fatto consegnare la borsa-contenitore utilizzata per traportare il cibo, con all’interno gli stessi panini e bevande che avevano furbescamente ordinato.

Caccia ai complici

Le immediate indagini scattate la notte stessa hanno subito consentito di accertare che la sim utilizzata per il finto ordine di panini, era stata smarrita da una donna deceduta. A quel punto, attraverso l’analisi del tabulato telefonico del numero utilizzato per il finto ordine dei panini, è stato constatata la presenza di numerosissimi contatti avuti con altre utenze utilizzate da ragazzi.

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Questi ultimi, successivamente sentiti a verbale in caserma, hanno ammesso di conoscerne l’utilizzatore del numero trattandosi di un minorenne loro amico. La successiva perquisizione eseguita in casa di quest’ultimo, ha consentito di ritrovare il telefonino e la sim in questione. Su di lui sono così  ricaduti i gravi indizi di colpevolezza quale coautore della rapina di cui era stato vittima il rider. Sono in corso ulteriori accertamenti per addivenire all’identificazione del resto del “branco”.

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