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Università Telematica: anche a Roma è boom di iscritti

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Sempre più studenti scelgono le università telematiche rispetto a quelle tradizionali, e questa crescita è aumentata ancora di più in questi mesi a causa dell’emergenza sanitaria che ha colpito l’Italia e il resto del mondo. 

Dal 2015/2016 ha iniziato ad esserci il vero incremento degli iscritti agli 11 Atenei online: ben 38 mila in più rispetto all’anno precedente (49 mila circa in tutto), numero che corrisponde ad una crescita di oltre il 69%. Solo nell’anno accademico 2017/2018 – secondo il rapporto annuale  2019 di Istat università – sono stati quasi 94 mila gli immatricolati, ossia il 24% rispetto all’anno precedente.

Ma non è finita qui: basti pensare che, secondo i dati riportati dal MIUR, nel 2015 i laureati all’università telematica eCampus, che gode di sede anche a Roma erano solo 877, mentre nel 2019 sono stati addirittura 2622.

Tra i motivi principali di questa crescita c’è innanzitutto una minor diffidenza rispetto al passato, anche perché la qualità degli insegnamenti nei corsi di laurea online viene valutata periodicamente dall’ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca). Per questo motivo gli Atenei telematici sono riconosciuti dal MIUR, e hanno lo stesso valore legale dei corsi di studio degli Atenei classici.

Ma perché anche gli studenti dovrebbero decidere di iscriversi a una università telematica a Roma, città che gode della presenza di un ampia offerta formativa universitaria di tipo tradizionale?

Il motivo principale risiede nel fatto che ad iscriversi alle università telematiche sono persone che vogliono gestire in maniera autonoma il tempo per seguire le lezioni e per studiare. Gli identikit degli studenti tipici infatti sono vari:

  • studenti lavoratori che hanno poco tempo a disposizione per seguire i corsi di laurea. L’età media si aggira intorno ai 30 anni
  • studenti fuori corso che non sono riusciti a laurearsi in tempo con i corsi tradizionali e cercano una valida soluzione per risolvere questo problema con le lezioni online. In questo caso si tratta di under 30
  • professionisti e dipendenti pubblici che vogliono mettersi in gioco a distanza di anni dal diploma per avere un maggiore bagaglio culturale, per avere un curriculum più ricco o semplicemente per fare carriera nella rispettiva area di lavoro. In questo caso invece stiamo parlando di over 30
  • neodiplomati – quindi intorno ai 20 anni – che decidono di investire direttamente sulla formazione online

Ma quali sono le differenze principali tra un’università online ed una tradizionale? Negli Atenei telematici l’offerta formativa è in modalità e-learning, sempre coordinata però da un tutor a disposizione degli studenti per qualsiasi dubbio. Inoltre i testi scritti delle lezioni, le dispense commentate in audio dagli stessi professori ed i video delle lezioni sono disponibili sulla piattaforma dell’università in modalità sincrona (in diretta) o asincrona (tramite registrazioni) per dare un valore aggiunto alla qualità della didattica.

A volte le lezioni online vengono comunque accompagnate da incontri in aula, visto che queste università hanno sedi sparse nelle principali città italiane, per poter avere un rapporto diretto come un Ateneo classico. Gli esami si svolgono generalmente in sede, ma rispetto agli appelli delle università tradizionali sono più flessibili, infatti si possono prenotare ogni mese e sono ripetibili più volte anche nel giro di poche settimane. Gli studenti che prediligono lo studio a distanza e apprezzano la metodologia delle università telematiche sono sempre di più e i numeri parlano chiaro.

Ecco quindi perché anche nella Capitale sempre più studenti scelgono di frequentare l’università in modalità telematica: che sia un campanello d’allarme per la modernizzazione degli atenei capitolini? 

 

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