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Vaccino Coronavirus: Pfizer, Moderna e Astrazeneca: qual è il migliore contro il Covid-19?

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Vaiolo delle scimmie

L’emergenza Coronavirus, ormai da mesi, ha stravolto la vita di tutti. Il virus si è portato via tante persone e ha messo (e sta mettendo) a dura prova ospedali (sempre più in sofferenza) e personale sanitario, sempre più stremato. Tra paure, inefficienze e inadempienze (da parte di chi, forse, poteva fare qualcosa di più per non farci trovare impreparati di fronte alla seconda ondata) ora tutte le attenzioni sono rivolte sul vaccino. Quello che dovrebbe farci tornare a vivere anche se, come ha spiegato la virologa Ilaria Capua, questo non è da intendersi come una panacea. Ci sarà bisogno di una campagna di vaccinazione ben pensata e studiata e ci vorrà del tempo prima che tutta la popolazione venga vaccinata.

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E tra diverse polemiche (ancora prima di avere un effettivo vaccino), c’è chi vorrebbe renderlo ‘obbligatorio’ e chi sarebbe più propenso alla ‘forte raccomandazione‘ del Governo. Ma vediamo quali sono i tre i vaccini che hanno raggiunto le fasi di sperimentazione più avanzate. 

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Vaccino Coronavirus: Pfizer, Moderna e Astrazeneca, qual è il migliore?

Le scorse settimane Biontech e Pfizer hanno annunciato che dalle analisi preliminari il loro vaccino può avere un’efficacia del 90%. I test sono stati eseguiti su 43.500 persone in sei Paesi e sono già stati raggiunti i traguardi sula sicurezza richiesti dalla FDA americana per l’autorizzazione in caso di emergenza. Per quanto riguardo il vaccino di Moderna, questo sembrerebbe funzionare nel 94,5% dei casi: sono stati testati 30.000 volontari in 100 centri di ricerca clinica in America. C’è poi il vaccino anti-Covid  sviluppato dall’Università di Oxford che, come annunciato da Astrazeneca, risulta efficace in media al 70%, a regime ottimale al 90%. 

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Vaccino Covid-19: quando arriverà in Italia? E quando saranno disponibili le prime dosi?

Si parla tanto di vaccino in questi giorni. Ma quando arriveranno in Italia le prime dosi? Le prime 2 milioni di dosi dovrebbero arrivare a gennaio, ma entro giugno si prevede di immunizzare circa 30 milioni di italiani. Per quanto riguarda il vaccino Oxford-Pomezia di Astrazeneca, il presidente dell’Irbm di Pomezia si era così espresso: “Il contratto che è stato fatto tra Astra-Zeneca e commissione europea prevede la consegna di 300 milioni (che possono diventare 400 milioni) di dosi entro giugno 2021. Ogni mese arriveranno in Italia una decina di milioni di dosi. Entro giugno, tutti quelli che vogliono, possono vaccinarsi”.  Per quanto riguarda il vaccino di Pfizer, dovrebbero arrivare 200 milioni di dosi destinate all’Unione Europea. 

Vaccino Covid-19: il prezzo, quanto costa? Modalità di conservazione e temperature

La vaccinazione, come ha già annunciato il Governo, sarà gratuita per i cittadini e sarà lo Stato a farsi carico di tutte le spese. Al momento il vaccino più economico e che si conserverebbe anche meglio sembrerebbe essere quello di Astrazeneca: ogni dose verrebbe 2,80 euro. Il vaccino di Moderna avrà un costo di 22 euro, più caro quello di Pfizer che potrebbe raggiungere anche i 28 euro a dose. 

Non è diverso solo il costo dei tre vaccini. Diverse anche le modalità e le temperature di conservazione. Il vaccino di Pfizer deve essere conservato ad una temperatura di -70 gradi: solo qualche giorno prima dell’iniezione può essere mantenuto in normali frigoriferi. Temperature più accessibili, invece, per i vaccini di Moderna e Astrazeneca che si possono conservare in frigoriferi a temperature da -2°C agli 8°C. 

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