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Vaccino per il Covid-19 Oxford-Pomezia, il punto. Di Maio: «Prime dosi entro Natale».

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Multato perché fa la terza dose di vaccino con 3 giorni di ritardo

Il vaccino per il Covid-19 potrebbe essere una realtà nel giro di pochi mesi. Sebbene il Ministro della Salute Speranza abbia ‘frenato’ un po’ sui tempi, rimandando alla primavera 2021, ieri sera il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha annunciato che “entro fine anno avremo le prime dosi di vaccino e da inizio 2021 inizieremo le vaccinazioni”. Una frase, pronunciata a Mezz’ora in più, intervistato da Lucia Annunziata, che alimenta nuove aspettative e speranze. Ma qual è la situazione?

Vaccino Covid-19 Oxford-Pomezia, prosegue la sperimentazione

Al momento uno dei maggiori investimenti Europei, quello sul vaccino ideato dall’Istituto Jenner di Oxford e sviluppato grazie all’apporto della IRBM di Pomezia (e realizzato dalla multinazionale biofarmaceutica AstraZeneca), è entrato nella fase della “revisione continua” (rolling review); in altre parole, come scrive oggi Il Messaggero, si stanno valutando i dati della sperimentazione forniti dai produttori. Al momento manca però ancora l’autorizzazione dell’Ema (European Medicines Agency) che ha avviato la medesima procedura sopracitata anche per un altro vaccino.

In Europa, scrive ancora il quotidiano romano, ci sono almeno 10 milioni di dosi di vaccino contro il Coronavirus che potrebbero raddoppiare entro la fine dell’anno. Tre quelle all’incirca destinate all’Italia. In tutto, ad oggi, sono 10 i vaccini nel mondo arrivati alla Fase 3 della sperimentazione: 4 sono cinesi, quello europeo (Oxford-Pomezia), 3 americani e un ulteriore in via di sviluppo tra USA e Germania con la cinese Fosun Pharma e 1 russo.

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