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Vaiolo delle scimmie in Italia: ‘Isolamento per 21 giorni, come per il Covid’. 3 casi a Roma

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Covid Lazio: i dati di oggi 19 dicembre

Sono salite a tre le persone contagiate dal vaiolo delle scimmie in Italia. Dopo il primo caso, il ‘paziente zero’, quel termine che torna (e che speravamo tutti facesse parte del passato), ora a Roma, all‘Istituto Spallanzani, sono stati confermati altri due contatti, ma fortunatamente le loro condizioni di salute non sembrano destare preoccupazione. 

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Vaiolo delle Scimmie: cosa dicono gli esperti 

‘Eravamo pronti, ha dichiarato in un’intervista al Corriere della Sera il direttore della Divisione Malattie Infettive dello Spallanzani Emanuele Nicastri, ‘Ce lo aspettavamo che il vaiolo delle scimmie prima o poi sarebbe arrivato anche qui. Non lo avevamo mai più visto né affrontato prima, che si trattasse di pazienti autoctono o di importazione’.

Come spiegato da Nicastri nel corso dell’intervista, tutti i medici erano allertati da quando erano stati scoperti i primi 7 casi in Inghilterra. Ciò ha permesso loro di riconoscere e segnalare subito, nel primo caso italiano, la possibilità che si trattasse di vaiolo delle scimmie.

I test effettuati sui pazienti

Una volta isolato il paziente sospetto allo Spallanzani sono stati effettuati tutti i test per confermare la presenza del virus. Test non dissimili a quelli che si effettuano per il Covid, come ha chiarito il Professore: ‘Analisi del sangue e poi tamponi, sia cutanei sulle lesioni sia nasofaringei’. Gli esami effettuati sono gli stessi attuati per il Covid in quanto ‘Anche questo virus si trasmette attraverso liquidi biologici’, ha spiegato ancora Nicastri. 

Stessi protocolli attuati per il Covid

Ancora, analogamente ai pazienti Covid anche per quelli colpiti da vaiolo delle scimmie è previsto un periodo di isolamento di 21 giorni: ‘Per loro vengono applicati gli stessi protocolli del Covid: possono ricevere visite ma da dietro un vetro che li scherma’. È tuttavia possibile, in caso di sintomi blandi restare a casa adottando però alcune accortezze, come ha poi aggiunto il Professore: ‘Attuando alcune accortezze, le stesse che conosciamo da due anni. Quindi stanza singola e ben areata, mascherine se si entra in contatto con un convivente, bagno separato’.

 

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