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Velletri, cosa vedere e dove mangiare

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Velletri cosa vedere dove mangiare

I Castelli Romani offrono davvero un’ampia scelta di possibilità con luoghi e atmosfere uniche, tutti da visitare e scoprire da vicino. Buon cibo, arte, cultura, storia, e le bellissime aree naturali. E poi gli eventi organizzati tutto l’anno, le tradizionali fraschette, e chi più ne ha più ne metta. 

Oggi ci occuperemo in particolare della città di Velletri, situata nel quadrante a sud-est della Capitale, ai confini con la Provincia di Latina. Il Comune conta oltre 50mila abitanti ed è ricompreso nella zona dei Colli Albani, su cui si sviluppa il suo centro storico. Ma cosa c’è da vedere a Velletri? Quali sono i luoghi di maggior interesse e attrattiva? Scopriamo insieme con questo articolo. 

Cosa vedere a Velletri

La città odierna trae origine dall’antica Velitrae, roccaforte dei Volsci e poi dei romani, mentre in epoca moderna ebbe una rilevanza importante nella seconda guerra mondiale, considerando che fu uno degli avamposti strategici della linea tedesca prima della presa da parte degli alleati di Roma. Oggi la sua fama è legata molto all’enogastronomia, così come anche altre zone dei Castelli, soprattutto per ciò che riguarda la produzione di vini. Il suo territorio può essere suddiviso in due parti distinte: una prima che occupa l’area dei Colli Albani, una seconda quella che fu interessata dalle bonifiche disposte in epoca fascista.

Tuttavia vanta un patrimonio architettonico di tutto risposto: la città offre in effetti molti spunti interessanti per una visita a partire dalla Cattedrale di San Clemente oppure dalla Porta Napoletana, parte della cinta muraria realizzata originariamente in epoca antica e successivamente modificata nel medioevo; l’abitato del centro si snoda prevalentemente attorno a Corso della Repubblica, strada principale di Velletri, popolate da edifici storici e altri più moderni. Diverse le Chiese da visitare: quella di Santa Lucia, una delle più antiche presenti, quella di San Michele Arcangelo (edificata su un vecchio tempio dedicato a Marte), e la Chiesa di San Martino. 

La rete dei musei comprende alcune strutture importanti quali la casa museo dedicata a Ugo Tognazzi, dove il mattatore della commedia italiana scelse vigneti e uliveti della zona agli inizi della sua carriera, i locali racchiusi nel Palazzo Comunale fino ad arrivare al Museo Diocesano. Sulla Piazza centrale, infine, si affaccia la chiesa di Santa Maria Assunta in cielo (detta anche Santa Maria del Trivio) con il suo campanile gotico, anch’esso ribattezzato come “torre del trivio“, e la fontana (sempre denominata ‘del trivio’). Il perché di questo nome particolare è presto detto: qui convergono tre distinte vie. Chiude la nostra breve panoramica il punto panoramico dei giardini del belvedere, l’orto del pellegrino e la Piazza Ottaviano Augusto, dove si trovano alcune delle strutture sopra citate.

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Il campanile di Velletri – ilcorrieredellacitta.com

Perché Velletri si chiama così, la storia

Il nome della città probabilmente deriva dall’etrusco e fa riferimento a “luogo dove si coltiva“. Non è chiaro se, anticamente, questa città situata poco sopra i 300 metri di altitudine sia in realtà di fondazione latina o volsca come detto in precedenza. In ogni caso c’è di certo che i rapporti tra Roma e Velitrae furono sempre tesi e segnati da lunghe battaglie e controversie. 

Velletri
Il palazzo comunale di Velletri – ilcorrieredellacitta.com

Dove mangiare

Tornando alla visita della città, non c’è escursione o gita ai Castelli senza un buon pranzo o una buona cena. Già, ma dove fermarsi a mangiare a Velletri? Questi alcuni suggerimenti: 

  • Agriturismo Colle dell’Acero (poco fuori Velletri)
  • Il Momento
  • DiVerso Ristorante
  • Raw125
  • La Vecchia Taverna
  • Benito al bosco
  • Osteria da Giovanni

Come arrivare

Velletri è collegata da alcune importanti strade ma anche con il trasporto pubblico (autobus o treni) è facilmente raggiungibile. Per chi si sposta in auto invece, partendo dal centro di Roma, è consigliabile utilizzare la Via Appia Nuova e poi la Via dei Laghi; appena 39 i km da percorrere con un tempo di percorrenza stimato, salvo traffico e/o incidenti, di meno di un’ora.

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