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Veronica Kirchmajer, è online il singolo ‘Come tu mi vuoi’. L’intervista: ‘Sogno in grande, sogno Sanremo’

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È in radio e in digitale ‘Come tu mi vuoi’, il nuovo singolo della cantautrice romana Veronica Kirchmajer. Il video diretto da Lorenzo Catapano (aiuto regia Pierfrancesco Ceccanei), vede la partecipazione straordinaria dell’attore e influencer Amedeo Andreozzi.

Accettare sé stessi, ossessione per la propria immagine, conservare un’ideale di bellezza senza tempo anche ricorrendo a qualche ‘aiutino’ chirurgico, tutti temi affrontati nella canzone. Com’è nata l’idea di questo brano, c’è un messaggio particolare che vuoi trasmettere?

“Ci tengo anzitutto a dire che questo brano è stato scritto da mia madre: Elena Romano, autrice che ha collaborato con artisti importanti degli anni passati come Paolo Limiti, Renato Zero, Franco Califano, Edoardo Vianello. Aveva scritto questo brano e me l’ha proposto ed io pensato che potesse avere una certa importanza dato che affronta una tematica molto attuale ed interessante. Ricorrere o meno alla chirurgia plastica oppure accettare i segni del tempo, questo lo spunto di riflessione che ho voluto lanciare con questo brano. Ho pensato poi di lavorarci sopra, insieme al mio arrangiatore, per darle un aspetto più fresco, più giovane e adattarla alle mie corde perché, per forza di cose, io e madre apparteniamo a due generazioni diverse”.

Il tema della bellezza è dunque centrale in questo brano. Qual è il tuo rapporto con l’estetica e la bellezza in generale?

“Il mio rapporto con l’estetica è un po’ particolare. Proprio per questo la tematica mi aveva colpito: io sono una persona che bada molto all’estetica, sono molto autocritica con me stessa e, ahimè, subisco molto il giudizio altrui. Credo che un aspetto importante della vita di una persona sia quello di accettarsi per come si è, l’importante è che ci si senta bene nel proprio corpo”.

Ancora sul tema della bellezza e dell’accettazione di sé, cosa consiglieresti ai ragazzi più giovani, gli adolescenti che sentono molto queste tematiche?

Mi rendo conto che forse è un po’ un’utopia ma consiglierei di abbandonare per un periodo i social, di fare un’autoriflessione e riacquistare il contatto con sé stessi. Magari dedicarsi alle proprie passioni, leggere un bel libro piuttosto che andare a fare una passeggiata nella natura e fare un piccolo viaggio in sé stessi. Capisco che è un discorso che non può essere fattibile per ragazzi molto giovani, però sicuramente consiglierei di staccarsi un po’ da quello che è il mondo dei social e cercare di ascoltarsi un po’ di più”

A proposito di social network, qual è il tuo rapporto con i social, li usi frequentemente?

Questa è una bella domanda. Io credo che siano un ottimo mezzo tutto sommato ed in particolare in questo periodo di pandemia che stiamo vivendo, in cui gli utilizzi per sentirti meno solo e per comunicare più facilmente con gli altri: i nostri amici, la nostra famiglia che magari abbiamo difficoltà a vedere. Se usati con la giusta intelligenza- non darei mai un cellulare ad un bambino, così come non permetterei a dei ragazzini di stare tante ore sui social- ed il giusto distacco secondo me sono un ottimo strumento”.

Veronica ha partecipato anche alla trasmissione televisiva All Together Now su canale 5. L’esperienza come giudice ad All Togheter Now, cosa ti ha lasciato?

Anzitutto mi ha regalato una bellissima storia: ho avuto modo di cantare e presentare una canzone che avevo scritto per una bambina affetta dalla sindrome di Tourette. Quindi prima di tutto posso dire che All Together Now mi ha lasciato l’emozione relativa a quel brano, sono stata l’unico giudice a cui è stata permessa questa cosa quindi un po’ ne vado fiera. Poi ovviamente quello che mi è rimasto è l’emozione di ascoltare quei ragazzi che si esibivano ed i commenti di giudici autorevoli come J-Ax, Rita Pavone, Francesco Renga. Io dico sempre che mi sono portata a casa anche molti dei loro commenti e dei loro insegnamenti durante le esibizioni.

Com’è nata la tua passione per la musica? E com’è lavorare con tua madre?

Ho respirato musica da quando ero piccola, poi ho avuto la fortuna di andare in una scuola statale ad indirizzo musicale dove ho avuto modo di studiare pianoforte, solfeggio anche un po’ di musical. Poi ovviamente i racconti di mia madre, di Renato Zero, Franco Califano che mi hanno suscitato l’interesse nei confronti di questo mondo. Anche attratta da questi racconti ho poi continuato a studiare pianoforte ed iniziato a studiare canto; da lì le cose sono andate sempre di più, ho intrapreso gli studi in maniera sempre più importante e professionale.

Invece il rapporto con mia madre è molto bello. È uno stimolo continuo, c’è una sana competizione: io le faccio ascoltare i mei brani e lei a me. C’è un buono spunto di ispirazione reciproco è questo è molto bello”.

Il periodo storico che stiamo vivendo è probabilmente uno dei più difficili della nostra storia recente. Come hai vissuto l’impossibilità di stare vicino ai tuoi fans, di avere un rapporto diretto con loro? E come la stai vivendo?

“Il primo lockdown l’ho vissuto molto male, come penso la maggioranza delle persone. Però ho la fortuna di vivere un po’ fuori Roma, vivo in una casa con giardino dove sto a contatto con la natura: mi posso dedicare alla musica, alle passeggiate quindi non ho avuto quella sensazione di mancanza d’aria e di contatto con il resto del mondo. Non ho avuto per niente stimolo a scrivere, questo è un elemento che ci tengo a precisare. Zero, sono una persona molto empatica e molto sensibile quindi ho vissuto questo periodo molto male, con una forte pressione e non ho avuto per niente ispirazione. Adesso mi sto rimettendo a scrivere ed ho già un brano semi pronto, sto riacquistando forza”.

Quali sono i tuoi progetti futuri? In parte mi hai già accennato qualcosa, hai in cantiere altri progetti?

Io sogno in grande, sogno Sanremo. Il progetto è quello di uscire con il mio primo EP a breve, nel giro di qualche mese, ma vorrei tanto coronare questo sogno che è il palco dell’Ariston. Ci sono già stata, ho vinto un premio del concorso “Sanremocantanapoli” con un brano scritto da me e da Fabrizio Berlincioni. Mi ha scritto questo brano in napoletano, io ho scritto la musica ed ho vinto nel 2018. Sono quindi già stata sul palco dell’Ariston però il mio sogno sarebbe quello di partecipare al Festival della canzone italiana”.

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