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Filettino, uno dei borghi più alti del Lazio

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Filettino

Continua il nostro viaggio quotidiano alla scoperta di storie e curiosità di Roma e del Lazio. Oggi siamo a Filettino, in provincia di Frosinone. Lo sapevate che è uno dei borghi più alti del Lazio? Andiamo a scoprire insieme le caratteristiche di questo comune, dove vivono poco più di 500 persone, ma che è una rinomata meta turistica.

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Un po’ di storia

Prima di addentrarci in quello che è il focus del giorno, come sempre un po’ di storia. Filettino è un comune italiano sito sul versante sud-occidentale dei Monti Simbruini, nell’alta valle del fiume Aniene a quota 1075 metri, ai confini con l’Abruzzo e fa parte del parco naturale regionale dei Monti Simbruini che si estende per 30.000 ettari.

L’origine del nome Filettino deriva dal fatto che le abitazioni, a causa del territorio ristretto, sorgono una in fila all’altra. Da qui ‘fila’ Filetto, Filettino. Il paese sorge su uno sperone di roccia calcarea arroccato tra il Monte Viglio e Monte Cotento (“costis ardua”, rupe scoscesa).

Non si hanno notizie sulla nascita del borgo montano, si sa solo che il nome Filettino compare la prima volta nell’atto con il quale Papa Niccolò II, durante il suo pontificato, sopprimeva l’antico vescovado di Trevi per unire la stessa Trevi e gli altri paesi da essa dipendenti, alla Diocesi di Anagni.

Una veduta del centro storico di Filettino
Una veduta del centro storico di Filettino

Il primo abitante di Filettino

Il primo nucleo abitativo risale probabilmente al VI° secolo in seguito alle ricorrenti invasioni dei Goti e successivamente dei Saraceni. Le popolazioni che abitavano nelle zone pianeggianti per sfuggire alle devastazioni si rifugiarono nelle zone più nascoste e interne, spinti anche dalla vicinanza delle sorgenti del fiume Aniene, dando cosi vita al nucleo abitativo di Filettino. A testimonianza del passaggio dei Saraceni restano visibili ancora oggi  le mura saracene, costituite sicuramente per difendere il borgo da attacchi esterni.

Dal 1257 al 1299 Filettino è sotto il dominio della famiglia papale Conti, poi per circa tre secoli è annesso al feudo della famiglia Caetani. Nel 1400 nel paese dimorò San Bernardino da Siena, divenuto poi patrono del paese in seguito al salvataggio della popolazione da un attacco di briganti.

Nel 1430 Filettino dà i natali a Martino Filetico, uno dei più grandi umanisti della Ciociaria. Dal 1602 al 1847 Filettino viene annessa allo Stato Pontificio con atto di Clemente VII. Durante questo periodo storico esplose il fenomeno di brigantaggio, a causa anche delle sue numerose zone boschive.

Filettino oggi

Tra il 1861 e il 1870 fu progettata e costruita la strada carrabile che collega Filettino ai comuni vicini Trevi nel Lazio e Altipiani di Arcinazzo. Questa data segna definitivamente la fine dell’isolamento del paese. Interessante anche ricordare che nel 1870 sul monte Cotento e  Viglio passava il confine tra Stato Pontificio e Regno di Napoli, ancora oggi possiamo ammirare alcuni cippi di confine in pietra. Con la caduta dello Stato Pontificio Filettino viene annessa al Regno d’Italia.

Dal 1938 al 1945 il nome  Filettino diventa Filettino Graziani, poichè il Maresciallo d’Italia è originario del posto.

Gli abitanti nel recente passato si sono dedicati ad una certa attività agro-silvo-pastorale (a testimonianza di queste attività è stato allestito il museo della tradizione agro-silvo-pastorale). Molti sono emigrati a Roma e nell’Agro Pontino, poiché inesistente era l’attività industriale, labile l’artigianato e strettamente collegato ai pochi bisogni interni.

Una immagine di Filettino sotto la neve ripresa dalla webcam del comune
Una immagine di Filettino sotto la neve ripresa dalla webcam del comune

Cosa visitare a Filettino

Filettino è un piccolo comune, ma dispone di un grande patrimonio artistico conservato nelle molteplici chiese presenti sul territorio. Le chiese sono state costruite tutte dopo il XII° secolo.

La Chiesa di San Bernardino

La Chiesa di San Bernardino, patrono del paese, si trova in piazza Martino Filetico sotto l’attuale sede del Comune. Il Santo dimorò a Filettino nel 1438 e viene festeggiato ogni anno il 20 maggio.
La chiesa all’interno ha quattro altari e custodisce anche molti affreschi sacri alcuni irrimediabilmente rovinati. Tra quelli visibili ne spiccato quattro raffiguranti la Resurrezione del Signore, la Madonna con il Bambino, e gli evangelisti Luca e Matteo.

Questi furono scoperti soltanto nel 1971, ma risalenti alla seconda metà del quindicesimo secolo, attribuiti a Desiderio di Subiaco. Attualmente la chiesa è sede di un bellissimo e ricchissimo Museo dedicato a Monsignor Alessandro De Sanctis, parroco di Filettino dal 1949 fino al 12 luglio 2017 ed è stato inaugurato ad agosto 2016.

La Parrocchia di Santa Maria Assunta

La Parrocchia di Santa Maria Assunta viene ricostruita nella seconda metà del 1400, ma documenti ecclesiastici ne testimoniano l’esistenza dal 1200. La chiesa ha una navata unica con quattro cappelle sul lato destro e tre su quello sinistro. La pala dell’altare maggiore ritrae l’Ascensione di Maria con intorno Angeli festosi e in basso gli Apostoli, di scuola senese; altri affreschi raffigurano la Crocifissione e figure femminili e una tela caravaggesca raffigurante la Decollazione del Battista.

Sono presenti altre importanti opere d’arte come il busto di San Bernardino in argento, una croce capitolare in argento fuso e cesellato risalente alla fine del 400 e una statua della Madonna in legno policromo del XVI secolo. Nel terremoto del 1915 la chiesa subì molti danni, necessitando cosi di un restauro,che terminò nel 1955.

La Chiesa di San Giovanni

La Chiesa di San Giovanni è situata su un lato di piazza Arquati, era dedicata inizialmente a San Sebastiano. Nel ‘700 la famiglia Arquati la fece restaurare, ponendo sull’altare lo stemma della famiglia: una quercia  sulla quale si vedono un leone e un sole raggiante. Al suo interno, di notevole rilevanza troviamo due altari, un quadro di forma ovale raffigurante la Madonna Addolorata e un affresco appartenente alla scuola del Perugino, scoperto soltanto nel 1988 durante i lavori di restauro, databile al 1500 e raffigurante la Vergine in trono con il Bambino.

La Chiesa di San Nicola

La Chiesa di San Nicola è la più antica del paese e sorge fuori le mura, vicino al cimitero civico. Dal 1811 viene utilizzata come cappella funeraria del paese. Si pensa che la Chiesa sia stata costruita durante l’epoca Benedettina per volere di San Benedetto che fece erigere circa dodici monasteri lungo il corso del fiume Aniene.

All’interno sono presenti importantissimi affreschi (che denotano influenze Bizantine) raffiguranti Santi, Angeli e il Giudizio Universale, secondo fonti storiche gli affreschi sono attribuiti allo stesso ‘Frater Romanus’, monaco Benedettino, che lavoro anche ad Anagni e a Subiaco. La chiesa è stata ristrutturata molte volte a causa dell’umidità. Ultimamente gode di un nuovo impianto di illuminazione voluto e finanziato dalla Pro Loco.

La Chiesa di Sant’Antonio

La Chiesa di Sant’Antonio è molto antica, infatti sappiamo che già nel XIII esisteva ed era intitolata a Sant’Antonio dei Sinapri, prendendo il nome dalla strada che conduce al valico con l’Abruzzo, chiamata cosi per via di un’edicola votiva dedica al santo. Nel 1335 la chiesa viene nominata chiesa rurale e la statua del santo viene spostata dall’edicola alla chiesa. All’interno è conservata una raccolta di ex voto.

Dal 1905 è sede della Confraternita di Sant’Antonio da Padova che festeggia l’ultima domenica di agosto. La vigilia della festa, quindi il Sabato sera, si tiene una solenne processione dei membri della Confraternita vestiti con il saio francescano.

La Cona di San Bernardino

La Cona di San Bernardino, alle pendici del monte Cotento, è stata costruita intorno ad una roccia scavata la cui forma rappresenta un piede umano che gli abitanti attribuiscono all’orma di San Bernardino. E’ meta ogni anno a Maggio del tradizionale pellegrinaggio in onore del Santo Patrono del paese.

La Chiesa della SS Trinità

La Chiesa della SS Trinità un piccolo oratorio sito in via del Canalone, nel cui interno è presente un dipinto di Girolamo Pesce, pittore romano del ‘700.

Palazzo Graziani

Presso il Palazzo Graziani, sono presenti la piccola Biblioteca Comunale e il Museo della tradizione Agro-Silvo-Pastorale allestito dal Consiglio Pastorale e dedicato ad Angela Cotoloni. Per informazioni e prenotazioni rivolgersi agli uffici comunali.

Il centro storico di Filettino

A ridosso del centro storico sono sorte a cavallo tra 1800 e 1900, una serie di palazzetti padronali di particolare fascino ed imponenza, aventi una peculiare tipologia architettonica e cromatica, sicuramnete omogenei nella loro originalità. Alcuni di essi sono legati a personaggi storici di sicuro rilievo.

La mostra ‘Gli Animali del Bosco’

Mostra “Gli Animali del Bosco” presente nel centro visita del parco dei monti Simbruini, curata dall’Ufficio Naturalistico del Parco dei Monti Simbruini, mette in evidenza, tramite diversi diorami, il rapporto bosco-animali. Si tratta di splendide ricostruzioni artificiali di ambienti naturali con veri animali rinvenuti morti nel territorio del parco e imbalsamati.

Tra gli animali presenti nella mostra e divisi in tre distinti diorami si può osservare: lo scoiattolo, il ghiro, il tasso, la volpe e la martora , il capriolo, il gheppio, l’istrice, la talpa, il cinghiale striato, il lupo, il topo ragno, il visone americano e la puzzola. È un valido percorso di Educazione Ambientale per gli studenti e un punto di ritrovo per escursionisti che amano avventurarsi per i splendidi sentieri dei monti Simbruini.

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