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Fuorilegge in vacanza: gli stati americani per veri gangster

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Per esplorare gli Stati Uniti nella loro vera essenza, occorre immergersi nella vita quotidiana degli Stati meno turistici. E la vita quotidiana, si sa, è fatta anche di reati e di criminalità. Nel corso degli ultimi anni negli Usa c’è stata una crescita consistente del tasso di criminalità che ha riguardato sia le grandi aree metropolitane che, un po’ a sorpresa, le contee più rurali. Anche luoghi in apparenza insospettabili hanno messo in mostra statistiche a dir poco allarmanti: ovviamente questo non vuol dire che viaggiare negli Stati Uniti sia pericoloso (non più che muoversi in Italia, insomma), ma che chi desidera sperimentare un’esperienza da brivido può trovare pane per i propri denti Oltreoceano.

Un viaggio in Alaska

Di solito l’Alaska non è tra i primi Stati americani che vengono in mente quando si pensa a viaggi negli Usa. Qui, tra l’altro, negli anni più recenti è stato riscontrato un complessivo incremento del livello di criminalità violenta. Le ricerche che sono state compiute in merito dall’Fbi hanno messo in evidenza una riduzione degli omicidi e delle rapine, mentre sono cresciuti gli stupri e le aggressioni. In questo Stato il tasso di crimini violenti è pari a 804.2 episodi ogni 100mila abitanti. Sono complesse, però, le motivazioni alla base di questa tendenza: nel mirino degli analisti sono finite la povertà e, soprattutto, la difficoltà di accesso ai servizi provocata dalla posizione isolata dello Stato.

Il Nevada e il Nuovo Messico

Nel Nevada e nel Nuovo Messico il clima è decisamente più caldo che in Alaska, eppure questi tre Stati sembrano condividere una certa propensione per il crimine violento. Chi si appresta a organizzare un viaggio a Las Vegas, per esempio, deve sapere che il Nevada vanta – ma forse questo non è il verbo più adatto da utilizzare 678.1 crimini violenti ogni 100mila abitanti: si tratta del secondo tasso più elevato dopo quello dell’Alaska. Tra tutti i crimini violenti, inoltre, lo stupro fa segnare una netta prevalenza. Per quel che riguarda il Nuovo Messico, la situazione di maggiore emergenza viene segnalata ad Albuquerque, che è la città più popolata. Il tasso di criminalità è in costante aumento anche a causa di una norma che intende rendere i processi più rapidi.

La National Crime Survey

Secondo la National Crime Survey, negli Stati Uniti il numero complessivo di crimini violenti è in costante calo. Si è passati, infatti, da un tasso di 79.8 episodi violenti ogni 100mila persone a un tasso di 20.1 episodi. La National Crime Survey è una delle fonti più importanti a cui si può fare riferimento quando si prende in esame il crimine negli Usa, ma anche i dati dell’Fbi testimoniano una caduta complessiva del numero di crimini violenti a cui si è assistito nel corso degli ultimi anni. Il conto dei crimini violenti comprende le aggressioni aggravate, le rapine, gli stupri e gli omicidi.

Questi dati sono attendibili?

L’attendibilità di tali dati deve essere presa con le pinze per il semplice motivo che non sempre le vittime di violenza denunciano gli episodi di cui sono protagoniste. Si stima che il 40 per cento dei reati compiuti contro la proprietà rimanga nascosto alle forze dell’ordine, e che addirittura la metà dei crimini violenti che vengono commessi non venga denunciata. Le motivazioni alla base di tali tendenze sono diverse: spesso le vittime si rassegnano perché sanno che la polizia non potrà fare nulla (per esempio, nel caso di furti in casa); in altri casi, soprattutto per le aggressioni, si ritiene il fatto una questione personale. Non si capisce, dunque, se un tasso di criminalità basso sia solo il frutto della scarsa tendenza a segnalare reati.

Quali sono gli Stati più violenti degli Usa?

Per una vacanza da veri fuorilegge può essere utile sapere quali sono gli Stati americani più violenti. Detto di Alaska, Nuovo Messico e Nevada, al quarto posto della classifica per tasso di criminalità c’è il Tennessee, con 633 episodi violenti ogni 100mila abitanti, seguito dalla Louisiana, con 566 episodi, dall’Arkansas, con 551 episodi, e dall’Alabama, con 532 episodi. Completano questa top ten il Missouri, il Delaware e la Carolina del Sud.

Viaggiare in America con la fedina penale sporca

Viene legittimo domandarsi, a questo punto, se una persona che ha dei precedenti penali deve far fronte a delle limitazioni nel caso in cui decida di intraprendere un viaggio negli Stati Uniti. Per trovare una risposta a questa domanda è sufficiente cliccare su questo link. Occorre sapere, comunque, che l’accesso all’Esta dipende dal tipo di crimine per cui ci si è resi responsabili. Non è previsto alcun divieto di ingresso, in genere, per chi ha compiuto reati minori, come per esempio la guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

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