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Monte Sacro, perché è uno dei quartieri preferito dai Romani: si colloca nella parte nord-est della Capitale

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Quartiere Monte Sacro Roma

Monte Sacro è uno dei quartieri iconici della Capitale. Storia e modernità si fondono insieme senza tralasciare aree naturali e verde: il tutto ben collegato con i mezzi del trasporto pubblico con la metropolitana in testa. Ma cosa vedere se passate da queste parti?

Quartiere Monte Sacro Roma
Veduta area del quartiere Monte Sacro a Roma – Foto: Wikipedia (ilcorrieredellacitta.com)

Area nord-est di Roma, tra la circonvallazione Salaria, la Nomentana e il Grande Raccordo Anulare. Siamo nel III municipio: qui sorge il quartiere Monte Sacro che prende il suo nome dall’omonimo monte, o meglio collina data la sua altezza esigua, posizionata sulla riva destra dell’Aniene a ridosso dell’intersezione con il Tevere. Ricca di Chiese e ponti famosi (come quello Nomentano), questo quadrante ha molto da offrire sotto tutti i punti di vista.

Un po’ di storia

La storia di Monte Sacro, inteso come il quartiere che conosciamo oggi, è abbastanza recente e risale agli anni ’20. Prima di tale periodo, facendo un rapido quanto necessario excursus temporale, l’area confluisce nella storia dell’antica Roma pur distinguendosi perché alcuni eventi particolari: leggenda vuole infatti che qui venisse osservato ad esempio il volo degli uccelli per ricavarne previsioni (da qui la presunta sacralità del monte si pensa), oppure – attorno al 500 a.C. – per il fatto che queste zone furono terra di ritiro dei plebei durante la rivolta contro i patrizi. 

Edifici in corso Sempione Monte Sacro
Edifici in corso Sempione a Monte Sacro – Foto: Wikipedia (ilcorrieredellacitta.com)

Ritornando a cavallo tra il 1800 e il 1900, Monte Sacro (che ancora non si chiamava così), segnò il passaggio di Giuseppe Garibaldi durante la campagna di conquista della Capitale. Da qui si potevano scorgere diverse zone di Roma e le truppe al suo comando si fermarono proprio da queste parti per monitorare gli sviluppi del conflitto in corso. E ancora il quartiere fu uno dei più attivi in termini di supporto alla Resistenza durante la seconda Guerra Mondiale. 

La nascita di Monte Sacro

Tornando ai primi del ‘900 si deve invece all’Architetto Gustavo Giovannoni la progettazione di una “Città Giardino”, che puntava a mescolare insieme abitazioni e verde. E’ infine nel 1924 che questa zona venne ufficialmente denominata “Quartiere del Monte Sacro“. 

Cosa vedere a Monte Sacro oggi

Vediamo ora quali sono i principali punti di interesse della zona. Sicuramente è impossibile non partire da Piazza Sempione, che rappresentava nel progetto originale il centro direzionale del quartiere. Qui sorge ad esempio la Chiesa dei Santi Angeli Custodi. Quindi troviamo le suggestive cornici regalate dal Ponte Tazio e dal Ponte Nomentano, raggiungibili seguendo le direttrici della Nomentana, fino ad arrivare alle aree verdi, su tutti quella del Parco delle Valli (ma anche il Parco Nomentano). 

In merito all’originario progetto di Città Giardino all’interno di Roma, testimonianze di questo si possono trovare ad esempio osservando i villini di Viale Gottardo e Via Cimone. In tema di architetture civili c’è poi, tra le altre, la casa della gioventù italiana del Littorio realizzata durante il ventennio fascista.

La sorgente dell’acqua sacra

Per gli amanti delle curiosità e dei luoghi nascosti di Roma, a Monte Sacro si può trovare la sorgente dell’acqua sacra: basta raggiungere Via Passo del Furlo per gustare dell’acqua minerale purissima con effervescenza naturale.

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