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Tutto quello che devi vedere durante un viaggio a Minorca

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Minorca

Un viaggio a Minorca è l’occasione ideale per una vacanza sul mare, ma non solo: sono davvero tante, infatti, le attrattive messe a disposizione da questa isola, la sorella minore di Maiorca. Per esempio il piccolo paesino di Es Fornells, un quieto villaggio di pescatori in cui il paesaggio è costituito soprattutto da piccole abitazioni pitturate di bianco. L’economia di tutto il paese si fonda sulla pesca delle aragoste, e non è un caso che il piatto tipico del posto sia la caldereta de langosta: la zuppa di aragosta, appunto. Dal porto partono le imbarcazioni dei pescatori dirette in mare aperto. Calle Major è – nomen omen – la strada più importante del paese, che affianca il mare e attraversa l’intero centro storico.

Il Monte Toro

Un altro dei posti da non perdere a Minorca è rappresentato senza dubbio dal Monte Toro, che costituisce la cima più alta di tutta l’isola. Si tratta di un punto di osservazione privilegiato per poter godere di una fantastica vista panoramica. Anche se si parla di appena 357 metri sul livello del mare, si ha comunque la possibilità di osservare ogni angolo dell’isola. In cima al monte, per altro, è presente un santuario in cui vive una comunità francescana e che è stato costruito nel Seicento. Ai piedi del monte, invece, c’è il paese di Es Mercadal, un vero e proprio punto di riferimento per tutte le buone forchette.

I negozi di Minorca

A Minorca l’artigianato è diffuso e all’insegna della tradizione, soprattutto per quel che concerne la produzione di gioielli, di ceramiche e di scarpe. A proposito della fabbricazione delle calzature, la più celebre e apprezzata espressione va individuata nelle abarcas, che un tempo venivano indossate dai pescatori mentre attualmente sono un vero simbolo dell’isola. Dal Settecento, invece, si è sviluppata la produzione di gioielli e di argenteria. Ancora, meritano di essere citati i gerriers, in grado di realizzare qualsiasi tipo di prodotto grazie alla lavorazione di argilla cotta, con gli articoli che poi vengono decorati a mano. Nelle botteghe tipiche si può comprare anche il queso di Mahon, che è un formaggio realizzato con latte di pecora e latte di mucca; senza dimenticare il famoso Gin Xoriguer.

Dove andare a mangiare

A proposito di tradizione gastronomica, che cosa si può mangiare a Minorca? Come è abbastanza facile intuire, i piatti del posto sono soprattutto a base di frutti di mare e di pesce. Abbiamo già parlato della caldereta de langosta, e volendo le aragoste possono essere scelte direttamente al ristorante dai vivai in esposizione. Mahon è un centro noto per la maionese e per il formaggio realizzato con latte vaccino, da accompagnare con pane e olio. Per quanto concerne i dolci, poi, è da provare l’amargos, che si prepara con zucchero e mandorle macinate, ma non si può andare via dall’isola senza prima aver assaggiato l’ensimadas, una spirale di sfoglie farcite.

La vita notturna

A Minorca il divertimento riguarda soprattutto le ore diurne, con un grande assortimento di opportunità di relax e di intrattenimento che derivano dalla bellezza di una natura incontaminata, dallo splendore di un mare sempre pulito e dalla quantità delle spiagge a disposizione. Ciò non toglie, però, che anche di sera sia possibile trascorrere il tempo in maniera memorabile, anche grazie ai numerosi eventi che vengono organizzati sull’isola: per esempio il Festival del Cinema d’autore che si svolge a Mahon, dove hanno luogo anche la Settimana dell’Opera e il Festival Internazionale di Musica. A Ciutadella, invece, è in programma un celebre festival di musica classica.

Le spiagge

Ovviamente sono le spiagge uno dei principali motivi per cui conviene organizzare un viaggio a Minorca. L’isola è riserva mondiale della biosfera, ed è per questa ragione che lungo le rive ci si può imbattere in una notevole quantità di alghe. La morte delle alghe, d’altro canto, rientra nel ciclo della natura, e di conseguenza deve essere rispettata. L’isola presenta tratti di costa diversi: a nord, in particolare, la vegetazione è poco rigogliosa e le spiagge sono composte di sabbia scura, per un litorale frastagliato e selvaggio; a sud, invece, i pini regalano l’ombra a grandi cale di sabbia candida.

Dove andare al mare a Minorca

A questo punto non rimane altro che capire dove si può andare al mare a Minorca. Cala Morell è una delle prime spiagge in cui ci si imbatte sul litorale settentrionale, e regala uno scenario molto suggestivo anche per effetto delle grotte da cui è circondata. Sul versante meridionale, invece, è da non perdere la spiaggia di Son Saura, con il suo mare dalle acque turchesi e la sua sabbia tanto sottile. La spiaggia più popolare resta, in ogni caso, quella di Son Bou, se non altro per la quantità e la qualità dei servizi che mette a disposizione dei turisti.

La città di Mahon

La capitale di Minorca si chiama Mahon, e si racconta che la sua fondazione debba essere fatta risalire niente meno che al fratello di Annibale, il generale Magon. Il suo porto naturale regala uno spettacolo unico per gli occhi, ma stiamo comunque parlando di una città di dimensioni ridotte e che si è sviluppata per la maggior parte nei dintorni del suo centro storico. È qui, non a caso, che si possono ammirare i più importanti monumenti della città, a cominciare dalla Chiesa del Carmen o dalla Chiesa gotica di Santa Maria. I palazzi signorili che si affacciano su piazza Miranda e su piazza Conquesta sono altrettanto suggestivi, mentre per conoscere la storia locale si può andare al Museo di Mahon.

In viaggio a Ciutadella

Infine, l’ultima tappa obbligata in occasione di una vacanza a Minorca è quella di Ciutadella, che un tempo era la capitale dell’isola: poi i britannici decisero di spostarla a Mahon. La struttura urbana di questa location è davvero speciale, grazie alle continue intersezioni tra lo stile architettonico medievale e quello arabo. Il luogo in cui ci si può concedere una passeggiata, sia di giorno che nelle ore serali, si chiama Es Born.

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