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Vigili del Fuoco, poche tutele e organici sottodimensionati: il 15 novembre grande mobilitazione a Roma

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I Vigili del Fuoco sono pronti a scendere in piazza. Lo annunciano i Sindacati di categoria: la protesta è contro la mancata attenzione del Governo nei confronti degli operatori che rischiano ogni giorno la vita sul campo; in particolare si fa riferimento anche all’ultima legge di bilancio, ritenuta non sufficiente a soddisfare le esigenze di un comparto sempre più in difficoltà. 

Per far sentire la propria voce allora, i Vigili del Fuoco annunciano diverse giornate di sciopero: il 21 novembre dalle ore 16 alle 20; 
il 2 dicembre dalle 10 alle 14; il 12 dicembre dalle 16 alle 20; il 21 dicembre dalle 10 alle 14. 

Le motivazioni: il 15 novembre grande mobilitazione a Roma

«Il prossimo 15 novembre anche i Vigili del Fuoco di Roma e provincia aderiranno alla mobilitazione indetta dai sindacati FP CGIL – FNS CISL – UIL PA Vigili del Fuoco che nella mattinata 15 novembre 2019 hanno anche organizzato una manifestazione nazionale a Roma in Piazza Montecitorio e presidi presso tutte le Prefetture del Paese».

«I Vigili del fuoco chiedono al Governo la valorizzazione del proprio lavoro dal punto di vista retributivo e previdenziale, maggiore tutela per gli infortuni e le malattie professionali, un riconoscimento reale delle specificità e dell’alta professionalità, il potenziamento degli organici. I sindacati hanno deciso di farsi sentire anche perché tali questioni ancora non hanno trovato il giusto riscontro nella Legge di Bilancio in discussione in Parlamento».

«Purtroppo continuiamo a constatare il mancato riconoscimento della specificità professionale delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto che non sono da meno rispetto agli operatori di altri settori legati alla sicurezza e al soccorso: le belle parole di elogio e stima tardano a tradursi in fatti concreti. Inoltre osserviamo come le somme finora stanziate sono insufficienti a garantite un percorso di valorizzazione stipendiale delle specializzazioni del Corpo».

«Si sono poi manifestate difficoltà nell’applicazione delle disposizioni relative agli inquadramenti ed alle progressioni di carriera del personale ed una nuova legge delega a tale riguardo non è stata ancora prevista dal Governo nonostante le molteplici sollecitazioni sindacali. Come per tutti i dipendenti pubblici servono ulteriori investimenti. Ad aggravare la situazione è la mancanza di un sistema previdenziale complementare che consenta ai Vigili del Fuoco, neo assunti in particolare, di vedersi garantire una pensione adeguata alle aspettative di vita future».

«Gli interventi relativi alle assunzioni nelle scorse Leggi di Bilancio pur se apprezzabili, non sono sufficienti a fornire un adeguato servizio ai cittadini ed in questo senso il Corpo necessita di un potenziamento straordinario di organico. In questo quadro critico l’Amministrazione non ha ancora predisposto quanto necessario per bandire nuovi concorsi, così come giace nei cassetti del Ministero dell’Interno la proposta di un nuovo regolamento per il reclutamento del personale nei ruoli dei volontari del Corpo, mentre, per le malattie professionali, si richiede l’estensione dell’assicurazione Inail al personale operativo». Così in una nota Il Segretario Generale FNS CISL Roma Capitale e Rieti Riccardo CIOFI.

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