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Viterbo, morto a 30 anni tre giorni dopo il vaccino: indaga la Procura

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A Viterbo un ragazzo è morto a 30 anni dopo il vaccino lo scorso 7 novembre. Aveva ricevuto tre giorni prima la seconda dose di Pfizer. Si è accasciato a terra e ha incominciato a muoversi come se avesse un attacco epilettico. Ha accusato un malore tra il primo e il secondo tempo. A nulla è servito l’intervento dei medici del 118. 

Viterbo, morto a 30 anni tre giorni dopo il vaccino: chi è

Si chiamava Adenan Jajov il trentenne morto. Aveva origini macedoni. L’uomo lavorava come boscaiolo con dei familiari che sono nella zona. Si era trasferito da tempo nell’Alta Tuscia lasciando nel paese d’origine la moglie e due figli piccoli è sentito male, perdendo i sensi, tra il primo e il secondo tempo della partita di calcetto tra amici che si stava giocando a Piansano.

L’autopsia

Dopo la morte, il sostituto procuratore Michele Adragna ha aperto un fascicolo contro ignoti e ha disposto l’autopsia, avvenuta ieri pomeriggio al cimitero di San Lazzaro. “L’accertamento è finalizzato a verificare una eventuale correlazione tra la morte e la somministrazione del vaccino”, ha detto Di Silvio. Dall’esame autoptico è emerso che gli organi della vittima sono apparentemente tutti indenni, come ha spiegato il consulente di parte al legale della famiglia al corriereviterbol.it.

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