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450 MILIONI AGLI ENTI LOCALI. OK IN COMMISSIONE AL PATTO DI STABILITÀ 2011

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“Esperienza forte, importante, prima in Italia, unica salvezza per numerosi Comuni in un momento di crisi come questo”. Così il presidente della Commissione Bilancio, programmazione economico-finanziaria e partecipazione, Franco Fiorito (Pdl), al termine della seduta che si è tenuta nella serata del 19 Ottobre alla Pisana per approvare lo schema di delibera di giunta n. 72, concernente il “Patto di stabilità regionalizzato 2011”. Il Patto di quest’anno prevede un impegno economico di 450 milioni di euro, 150 in più rispetto all’anno passato, come ha tenuto a sottolineare l’assessore al Bilancio, Stefano Cetica, il quale ha aggiunto con un pizzico di orgoglio che “il ministero dell’Economia ha deciso di seguire il modello Lazio, introdotto con successo l’anno scorso, anche per le altre Regioni.” Il “Patto di stabilità regionalizzato” è uno strumento di razionalizzazione della finanza pubblica, nel quadro della normativa nazionale in materia di patto di stabilità, nei trasferimenti dalla Regione gli enti locali, attraverso la preventiva individuazione del fabbisogno di ogni Comune e Provincia. “C’è stata grande partecipazione e attenzione per questo strumento che coinvolge tutti i comuni del Lazio sopra i 5 mila abitanti e che l’anno prossimo riguarderà anche i Comuni tra i mille e i 5 mila abitanti – ha spiegato Cetica in Commissione Bilancio – Ben 32 enti locali, 29 Comuni e 3 province, cedono parte della loro quota di risorse che potranno recuperare l’anno successivo e che quest’anno andranno agli enti in difficoltà in termini di rispetto del patto di stabilità”.
Il Patto di quest’anno introduce nuovi criteri di premialità per gli enti più virtuosi, vale a dire che maggiormente si saranno avvicinati agli obiettivi programmatici del Patto di stabilità. Cetica ha spiegato la ripartizione dell’ammontare complessivo di 450 milioni: 210 milioni di euro di quota di patto di stabilità, che rappresentano una maggiore capacità di spesa per il territorio, è destinata al pagamento delle spese per investimenti, i cui diretti beneficiari sono i cittadini e le imprese della Regione; 190 milioni di euro (148 milioni del 2010) di cassa erogata ai comuni con più di 5 mila abitanti e alle province, da destinare alla raccolta differenziata, al sociale e per l’istruzione. Si aggiungono 54 milioni di euro di pagamenti in favore delle comunità montane, delle unioni dei comuni e dei piccoli comuni. La Regione, da quest’anno, può modificare, di concerto con il Ministero dell’Economia, il patto di stabilità del Comune di Roma attraverso la cessione di una quota aggiuntiva di patto di stabilità rispetto a quella già prevista per tutti gli altri enti locali. La quota che la Regione, Il Comune ed il Mef hanno concordato per soddisfare le esigenze della Capitale per il 2011 è di 50 milioni di euro.
Lo schema di delibera è stato approvato con 8 voti a favore e tre astenuti. Prima del voto, il vicepresidente della Commissione Claudio Mancini (Pd) ha espresso “una valutazione positiva sul lavoro svolto” e ha poi annunciato “un’astensione d’incoraggiamento da parte della minoranza, vista anche l’attesa da parte degli amministratori locali”.
Presenti, oltre al presidente Fiorito, al vicepresidente Mancini e all’assessore Cetica, i consiglieri Andrea Bernaudo (Pdl), Mario Brozzi (Lista Polverini), Luciano Romanzi (Psi), Stefano Galetto (Pdl), Pier Ernesto Irmici (Pdl), Francesco Storace (La Destra), Carlo De Romanis (Pdl), Ivano Peduzzi (Prc), Filiberto Zaratti (Sel).

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