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Maxi rissa a Monterotondo, il video diventa virale: “Calci e pugni al ragazzo a terra”

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Una rissa violenta tra bande di ragazzi quella che si è consumata nella notte tra domenica e lunedì a Testaccio.

Un video choc mostra una trentina di giovani che si scagliano contro un ragazzo caduto a terra, colpendolo con calci e pugni fino a fargli perdere i sensi. L’episodio si è verificato l’altra notte a Monterotondo, una cittadina di oltre cinquantamila abitanti a nord di Roma, dove la “passeggiata” del centro diventa spesso il teatro di risse tra gruppi rivali. Il video è diventato virale sui social, suscitando indignazione e preoccupazione tra i residenti e le autorità. Il ragazzo ferito è stato medicato in ospedale e si è ripreso, ma non ha voluto sporgere denuncia per paura di ritorsioni.

Maxi rissa a Monterotondo, la piazza diventa un ring. L’invito alla “sfida” lanciato sui social

Secondo le testimonianze raccolte dai carabinieri, che sono intervenuti sul posto dopo la chiamata al 112 di alcuni gestori dei locali affacciati sul corso, la rissa sarebbe scoppiata per una provocazione tra due gruppi di giovanissimi, alcuni dei quali provenienti dai comuni limitrofi. Il sospetto è che si tratti di risse su appuntamento, organizzate tramite i social network per darsi battaglia in strada. Un fenomeno che non è nuovo a Monterotondo, dove già in passato si erano verificati episodi di violenza e malamovida. Un anno fa, ad esempio, l’auto di una giornalista fu data alle fiamme in quello che i carabinieri definirono come “rogo doloso”. Inoltre, dicono i residenti, nei vicoli tra il palazzo comunale e l’Arco di San Rocco si consuma lo spaccio di droga, con le dosi nascoste dietro ai vasi o nelle nicchie delle utenze.

Appello dei residenti: più controlli e presidi delle forze dell’ordine

Di fronte a questa situazione di degrado e insicurezza, i residenti e i commercianti chiedono più controlli e presidi delle forze dell’ordine nella zona del centro, dove ogni sera si ritrovano moltissime persone, soprattutto in queste sere di inizio estate. “Non è possibile – dicono – che su tremila persone, pochi gruppi, magari di giovani ‘annoiati’ ed esaltati dalla violenza si possano sentire liberi di agire indisturbati. Prima o poi ci scapperà il morto”. Il problema è che il territorio è vastissimo e che una sola pattuglia dei carabinieri non ce la fa a coprirlo tutto, anche perché da tempo il territorio è entrato nel mirino anche della criminalità organizzata.

Violenza tra i giovani, un fenomeno in crescita. Quali sono le cause 

L’episodio di Monterotondo riapre il dibattito sulla violenza tra i giovani, un fenomeno che purtroppo non riguarda solo questa cittadina ma che si manifesta in diverse realtà del nostro Paese. Quali sono le cause che spingono dei ragazzi a sfidarsi a suon di botte, senza rispetto per la vita altrui e per le regole della convivenza civile? Quali sono le possibili soluzioni per prevenire e contrastare questo fenomeno? Alcuni esperti ritengono che alla base ci sia una mancanza di valori, di prospettive e di opportunità per i giovani, che li porta a cercare nell’aggressività e nella trasgressione una forma di affermazione e di appartenenza. Altri sostengono che ci sia una responsabilità dei media e dei social network, che veicolano modelli di comportamento violenti e superficiali, esaltando la competizione e la rivalità. Altri ancora evidenziano il ruolo della famiglia e della scuola, che dovrebbero educare i giovani al rispetto, al dialogo e alla solidarietà, offrendo loro spazi di ascolto, di confronto e di crescita.

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