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Covid Lazio, nuova ordinanza: quarantena, test e positivi, da oggi basterà il tampone rapido

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Covid Lazio, cresce l’apprensione per l’aumento dei positivi in regione e con essa la confusione- tra tamponi e quarantene- regna sovrana. A disciplinare la situazione ecco che arriva una nuova ordinanza firmata dal presidente  Nicola Zingaretti e contenente ulteriori misure per la prevenzione e la gestione dell’emergenza epidemiologica. Nella fattispecie, il provvedimento  contiene delucidazioni in merito alla definzione dei casi positivi, alle modalità di tracciamento e dei criteri di fine isolamento e fine della quarantena. 

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Covid Lazio, Zingaretti firma una nuova ordinanza

Il provvedimento prevede che per la diagnosi di positività da Covid-19: ‘un test antigenico positivo non necessita di conferma con test RT-PCR (molecolare) per la definizione di caso confermato COVID 19 (Circolare del Ministero della Salute 11.08.2021) e conseguente disposizione di isolamento; un test antigenico negativo in soggetti sintomatici necessiterà di conferma con un secondo test antigenico rapido a distanza di 2-4 giorni o con metodica RT-PCR (molecolare), esclusivamente sulla base della valutazione clinica (p.es presenza e gravità dei sintomi) ed epidemiologica del caso’.

Inoltre l’ordinanza prevede: ‘il test antigenico potrà essere utilizzato per la valutazione del termine dell’isolamento di un caso confermato COVID-19, ai sensi della normativa pro tempore vigente in materia; l’utilizzo del test antigenico nei soggetti contatti dei casi positivi per la valutazione del termine della quarantena ai sensi della normativa pro tempore vigente in materia. Tutti i soggetti autorizzati alla esecuzione di test antigenici (es. Farmacie, Laboratori) dovranno garantire, anche in considerazione di quanto sopra evidenziato, l’inserimento dei dati relativi ai test antigenici rapidi nei sistemi informatici regionali, al fine di permettere la tempestiva presa in carico dei casi positivi’. 

Infine, la nuova ordinanza regionale prevede anche che: ‘le attività di presa in carico e tracciamento dovranno essere prioritariamente orientate alla valutazione clinica ed epidemiologica dei seguenti casi:

  • Persone a rischio aumentato di forme gravi di COVID-19, incluse le persone non vaccinate;
  • Persone che vivono, lavorano, visitano o offrono servizi a persone ad elevato rischio di forme gravi di COVID-19;
  • Persone (contatti) che vivono insieme o che forniscono assistenza al caso positivo;
  • Persone che vivono, lavorano o visitano comunità chiuse, ambienti lavorativi affollati o eventi/contesti ad alto rischio di estesa diffusione virale;
  • Focolai o cluster già conosciuti.

 

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