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Passare o non passare alla sigaretta elettronica? Fra indecisione e salute

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Utilizzo di sigarette elettroniche: statistiche e dati

Negli ultimi anni si è sentito molto parlare di queste nuove sigarette elettroniche o e-cig, soprattutto come un’utile alternativa alle sigarette classiche.
In Gran Bretagna, in particolare, sono numerosi (circa il 35%) coloro che hanno smesso di fumare affidandosi alle sigarette elettroniche. Nel 2015 circa 2,5 milioni di persone inglesi hanno iniziato ad usare l’e-cig con la speranza di poter smettere di fumare e il 40% ha ottenuto questo con successo.

Secondo una serie di studi e ricerche condotte da una società americana nella lotta contro il cancro, esistono al mondo più di un miliardo di fumatori e ne muoiono ogni anno quasi 7 milioni. Le sigarette sono prima di tutto un danno e un pericolo per la salute dell’individuo, ma sono anche un rischio per l’economia a tal punto che solo in Italia sono stati spesi più di 25 miliardi di euro.
Le sigarette elettroniche sono nate con lo scopo di preservare e salvaguardare la salute del soggetto fumatore ma, nonostante ciò, anche queste non sono esenti da danni ed effetti collaterali.

Effetti biologici delle sigarette sull’individuo

Un quotidiano americano ha dimostrato che circa 10 mila bambini ha già fatto uso di nicotina in soluzione liquida. Tutto questo è spiegato dal momento che spesso le cartucce di nicotina vengono inserite all’interno di confezioni colorate con disegni e personaggi dei cartoni, che attirano anche un pubblico di bambini. Nonostante ciò, le sigarette elettroniche (e-cig), rispetto alle classiche sigarette (bionde) hanno il vantaggio di non contenere al loro interno catrame, una sostanza fortemente tossica e con potere canceroso, in grado di indurre tumori agli organi e alle strutture del cavo orale come gola, tiroide, corde vocali, nonché strutture distanti contenute nella cavità addominale come il rene, la vescica e per finire anche la placenta.

La nicotina contenuta nelle sigarette elettroniche non rientra nella categoria delle sostanze tossiche per l’organismo dal momento che viene eliminata regolarmente dal fegato. Però il danno che la nicotina induce all’organismo va cercato nella forte dipendenza che questa crea nel soggetto fumatore e che ne fa uso.
La nicotina, infatti, attraverso il cavo orale, raggiunge i polmoni e, una volta entrata nel circolo sanguigno, attraverso le arterie che irrorano i polmoni, giunge fino all’encefalo e più in particolare al telencefalo. Qui viene stimolata la produzione della dopamina (un neurotrasmettitore) che, alterando il sistema nervoso simpatico, induce modificazioni al livello del battito cardiaco, causa disturbi dell’attenzione e altera il ritmo sonno-veglia.

L’alterazione al livello del sistema nervoso fa sì che il soggetto abbia una prima sensazione di forte piacere che, una volta terminato l’effetto, lo porta a desiderare di nuovo a riprovare le stesse emozioni. Per questo motivo il principale effetto dannoso delle sigarette elettroniche è la dipendenza che esse creano.
Per questo e per altri motivi, la nicotina è stata dichiarata una droga e il suo uso è fortemente controllato a tal punto che esiste una dose-soglia di utilizzo che corrisponde a poco più di 1 milligrammo (per la precisione 1,2 milligrammi).

Queste sigarette elettroniche vengono poi accompagnate, nella maggior parte dei casi, da uno o più aromi che, per le loro caratteristiche e per i loro principi biologici, risultano dannosi per le gengive, legamenti dentali, cellule dell’epitelio orale. Esperimenti in laboratorio hanno dimostrato come il vapore delle e-cig riduca notevolmente i livelli di gutatione (un forte anti-ossidante) e questo comporta l’indebolimento del cavo orale da sostanze estranee e riconosciute come dannose.

Nonostante ciò è corretto ricordare che la tossicità di una sigaretta elettronica è in funzione della potenza che questa eroga, del vaporizzatore e dal tipo di ricarica. Più è potente la batteria, maggiore sarà l’aromaticità, maggiore sarà la durata della batteria ma elevate saranno anche le temperature che questo dispositivo raggiunge. Questo fa in modo che aumenti la concentrazione delle formaldeidi che sono una delle 83 sostanze riconosciute come cancerose per l’organismo e che sono presenti nelle normali sigarette.

Esistono comunque sigarette prive di nicotina e che quindi accompagnano al vapore (che ricorda il fumo di sigarette) e al gesto tipico di fumare una sigaretta, una serie di diversi aromi con gusti diversi come frutti, spezie ecc. L’uomo infatti è spesso schiavo delle abitudini che scandiscono continuamente la sua vita. Per questo motivo la gestualità nell’utilizzo delle sigarette elettroniche, molto simile alle sigarette classiche, è un fattore da non sottovalutare: mettere la sigaretta tra le dita, portarla alla bocca, rilasciare all’esterno fumo o vapore, sono tutte azioni che per un fumatore è impossibile interrompere da un momento all’altro.
La sigaretta elettronica in questo senso risulta utile poiché mantiene tutto ciò nonostante risulti per certi versi meno dannosa.

Aspetti legislativi della sigaretta elettronica

Il mercato delle sigarette elettroniche ha subito recentemente una serie di modifiche e cambiamenti. Nel 2018 infatti, un emendamento del governo, inserito nella Legge di Bilancio, ha fatto sì che la vendita e l’acquisto delle sigarette elettroniche fossero sottoposti a tasse aggiuntive (questo emendamento è noto come emendamento Vicari, dal nome della senatrice che lo firmò). Grazie ai tagli alle accise di quest’anno, la tassa sulle e-cig è stata recentemente abolita. La tassa era nata con l’unico scopo di scoraggiare gli acquirenti dal desiderio di fumare e per tutelare la salute dei minorenni avendo più difficoltà, in questa maniera, ad accedere ai prodotti.
Il primo gennaio del 2019 è entrato in vigore il nuovo decreto fiscale che riduce le tasse del liquido privo di nicotina dal 50% al 5% e quelle del liquido con nicotina fino al 10%.

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