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Rischio miocarditi e pericarditi con vaccino Pfizer e Moderna, scoperti nuovi effetti collaterali: quali sono i sintomi e cosa fare

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Dai casi di trombosi alla rara sindrome di Guillan Barrè, non c’è tregua per i vaccini e i possibili effetti collaterali. Questa volta sotto i riflettori sono finiti i due sieri a mRNA, Pfizer e Moderna, che con la loro somministrazione potrebbero portare a rari casi di miocarditi e pericarditi. Lo ha dichiarato l’Ema, l’Agenzia Europea dei medicinali. 

Pfizer e Moderna, rischio miocarditi e pericarditi 

Sono diversi i sintomi per capire se si è affetti da miocarditi e pericarditi, ma tra quelli segnalati ci sono fiato corto, palpitazioni e dolore al torace. Ricordiamo che si tratta di effetti collaterali molto rari, che sembrerebbero verificarsi soprattutto entro 14 giorni dal vaccino, in particolar modo dopo la seconda dose e negli uomini. Stando ai dati, al 31 maggio l’Ema ha analizzato 145 casi di miocardite e 138 di pericardite su 177 milioni di somministrazioni di Pfizer e 19 casi di miocardite e pericardite su 20 milioni di somministrazioni di Moderna. 

Chi, dopo la somministrazione, presenta sintomi che potrebbero far pensare a miocardite o pericardite dovrà subito rivolgersi al medico. E’ questa l’indicazione dell’Ema, che ha chiesto a gran voce agli operatori sanitari di prestare massima attenzione. 

Miocarditi e pericarditi dopo la somministrazione di Pfizer e Moderna: cosa sono

La miocardite e la pericardite sono malattie infiammatorie cardiache: la prima è legata all’infiammazione acuta delle cellule del miocardio, mentre nel secondo caso l’infiammazione riguarda la membrana che protegge il cuore. Ma Gianni Rezza, il Direttore Generale della Prevenzione del ministero della Salute, è fiducioso e in conferenza stampa ha dichiarato: “Le rare miocarditi forse legate alla vaccinazione Pfizer riscontrate su alcuni giovani in Israele sembrano lievi e si risolvono in poche settimane”. 

“Si tratta di quadri legati ad un eccesso di risposta infiammatoria in seguito allo stimolo vaccinale, ben più semplici da trattare e con prognosi benigna rispetto alle reazioni indotte dall’infezione virale vera e propria”. E’ questo quello che ha dichiarato al quotidiano La Repubblica Alfredo Marchese, presidente della Fondazione Gise che ha spiegato come le miocarditi abbiano una natura diversa: “In genere il decorso è benigno visto che dopo la vaccinazione con vaccini a Rna si potrebbe instaurare una reazione immunomediata che si esprime a livello del miocardio in reazione alla somministrazione vaccinale”. 

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