E’ con il cuore in mano che una mamma si rivolge al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Non per chiedere aiuti economici o sforzi titanici, ma solo comprensione verso una situazione che logora l’anima. Rita Basso, fondatrice di ADI FAMIGLIE ITALIANE e mamma di Amina, una ragazza di 34 anni disabile gravissima a seguito di un tumore al cervello avuto in tenera età.
Ma ecco la lettera di Rita rivolta al Premier Conte.
“Dico soltanto una cosa a chiunque abbia da speculare su Rita Basso: prima di speculare su di lei, ci si dovrebbe ritrovare a 23 anni con una figlia di 3 con un tumore cerebrale, in balia di medici senza cuore sballottata in ospedale per anni, non dormire giorno e notte per anni, vivere con la paura che muoia da un momento all’altro per 34 lunghi anni.
Dopo, quando si fa questa esperienza, si ritorna qui e noi la potremo ascoltare”.
Caro Presidente Giuseppe Conte, che bello sarebbe se lei dicesse, nella prossima diretta, questo ai dirigenti della Asl che da molti anni non mi fanno più vivere e che lo dicesse a tutta l’Italia, con fierezza, la stessa che ieri sera ha avuto mentre parlava di Silvia Romano.
Io sono una mamma Italiana, con una figlia invisibile, perché questo sono per voi i disabili e i caregiver. Credo di meritare la stessa visibilità che ha avuto una ragazzina di 23 anni per aver sofferto soltanto 2 anni, per una sua scelta di vita. Mia figlia non ha scelto di soffrire. Neanche io ho scelto che lei soffrisse.
Grazie
Una Mamma che sa cosa sia la sofferenza, il dolore e la paura.
#iostoconAmina“