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Roma, il rifugiato che si improvvisa spazzino e sogna di incontrare il papa

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Cornelia, un popoloso quartiere a due passi dal Vaticano è noto ai romani soprattutto per la presenza dell’Idi, l’Istituto Dermopatico dell’Immacolata: una tra le più importanti realtà
ospedaliere a livello europeo.

In questi giorni, purtroppo, il quartiere è noto anche per i cumuli di immondizie che invadono i quattro angoli della stazione della metro dove, nonostante i ripetuti solleciti dei commercianti, i camion dell’AMA non si vedono da quattro giorni.
Ed è qui, in via Monti di Creta, battuta ogni giorno dall’andirivieni di centinaia di pazienti diretti all’ospedale, che il giovane Elvis, 27enne nigeriano, ha pensato bene di rendersi utile ripulendo la strada dalle erbacce e dai rifiuti e sbarcare in questo modo il lunario guadagnandosi i soldi per mangiare.

“Desidero integrarmi onestamente nella vostra città – si legge sul cartello che spunta da dietro un vasetto – senza chiedere l’elemosina. Da oggi terrò pulite le vostre strade. Vi chiedo soltanto in cambio un contributo di 50 cent….”.
Ci sorride, Elvis, e ci permette di fotografarlo intento al suo lavoro.

“Di dove sei? – gli domandiamo -E come sei arrivato in Italia?”
“Sono nigeriano – risponde. Sono venuto dalla Libia con un barcone un anno e mezzo fa”. Parla un italiano stentato e fa capire che preferisce continuare a parlare in inglese.
Ci racconta di essere partito da Tripoli con una di quelle carrette del mare che durante il pericoloso tragitto – durato una settimana – imbarcava acqua da tutte le parti.
“Siamo partiti che eravamo oltre duecento – racconta – Le donne si sentivano male. Svenivano. C’erano anche diversi bambini. Tanti passeggeri sono morti durante la traversata” – i suoi occhi si fanno lucidi e guardano lontano.
“Quanto hai pagato per venire in Italia? – chiediamo
“Non molto – dice – un centinaio di dollari…”
“Perché sei fuggito dal tuo Paese Elvis?” – domandiamo
“Io non sono scappato! – esclama – Volevo andarmene semplicemente perché la vita laggiù non è facile per noi cristiani. C’è troppa corruzione. E nessun futuro per i giovani”.

A Roma Elvis sogna di trovare un lavoro, uno qualsiasi dice, purché onesto. Ma soprattutto vuole realizzare un sogno: quello di incontrare da vicino Papa Francesco.

Rosanna Sabella

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