Home » Cronaca Ostia » Aggressione Ostia, insorgono i residenti: “Non siamo la fogna d’Italia. Mafia? Qui non esiste”

Aggressione Ostia, insorgono i residenti: “Non siamo la fogna d’Italia. Mafia? Qui non esiste”

Pubblicato il

I residenti di Ostia insorgono e difendono il loro quartiere. Non ci stanno a passare come il “covo” della malavita di Roma e accusano “i perbenisti dell’ultima ora” di sguazzare nell’immagine di una Ostia che non è quella raccontata nei giornali in questi ultimi giorni. Nella Ostia della testata di Roberto Spada alla troupe Rai del programma Nemo insomma. “A Ostia ci sono persone che fanno sacrifici, studiano, lavorano; ci sono ricchi e poveri, giovani e meno giovani, chi ha un lavoro precario o un impiego fisso. A Ostia c’è la malavita come c’è sempre stata: c’è il crimine come in ogni zona di Roma, come a Milano, Napoli o Torino. Droga, usura, prostituzione sono dappertutto ma in questi giorni sembra siano solo qui. Ma da ieri tutti spiegano come Ostia sia la nuova fogna d’Italia e io non lo mando giù“.

Ma questa è solo uno dei tanti commenti – anche legittimi vien da dire – apparsi sul web (e non solo): commenti che però, in certi casi, e si spingono ben oltre la difesa del proprio quartiere. Parole che, in un crescendo, partono dallo stigmatizzare l’accaduto fino ad arrivare addirittura alla difesa dell’azione di Roberto Spada

OStiaaggressione2

Immagine 3 di 3

AGGRESSIONE SPADA: I RESIDENTI CONTRO I GIORNALISTI

“La mafia ad Ostia non esiste”. Roberto ha fatto bene a menargli“. “Se mi riprendete vi denuncio”. Queste le parole, e il clima che si respira, tra gli abitanti di via Antonio Forni ad Ostia nuova, la strada dove pochi giorni fa Roberto Spada, fratello di Carmine, condannato a 10 anni per estorsione con aggravante mafiosa, ha aggredito la troupe della trasmissione ‘Nemo’ della Rai. Questa mattina in quella strada è stata organizzata dai giornalisti la manifestazione #tuttiadostia come segno di risposta all’aggressione di tre giorni fa. E la grande concentrazione di telecamere ha inevitabilmente attirato alcuni abitanti del quartiere a dire la loro, scrive il giornalista Emiliano Pretto sull’Agenzia Stampa Dire (www.dire.it).

A partire da una signora che ha urlato all’indirizzo dei cronisti “chi è senza peccato scagli la prima pietra“. “Per me- ha proseguito- Roberto ha fatto bene. Si vede che era arrivato al culmine dopo cinque anni che è stato tartassato con tutta ‘sta politica. Per me Roberto è una persona tranquilla”.

Poi è stato il turno di uomo che, chitarra in spalla, esce di casa per andare a suonare nei ristoranti della zona: “State infamando tutto il quartiere– ha affermato- la mafia ad Ostia non c’è, sta in Sicilia dove se uno fa una cosa sbagliata gli sparano in testa. La capocciata? Embè? Le tirano ovunque le capocciate, pure gli attori menano ai giornalisti”.

Stessa musica dal bar all’angolo della Femus Boxe, la palestra degli Spada: “Non provate ad avvicinarvi“, “Se ci riprendete vi denunciamo”.

SIT-IN DEI GIORNALISTI, DOMANI IL CORTEO

Dopo l’aggressione di Roberto Spada al giornalista di Nemo, Daniele Piervincenzi, oggi decine di cronisti di tv, radio, agenzie e quotidiani sono scesi in piazza a Ostia per partecipare alla manifestazione organizzata da Dino Giarrusso, inviato de ‘Le Iene’. Il sit-in si e’ svolto senza tensioni proprio davanti alla Femus boxe, la palestra della famiglia Spada presidiata dai Carabinieri. La concentrazione di telecamere ha attirato alcuni abitanti del quartiere che hanno giustificato l’aggressione di Spada e hanno escluso che a Ostia ci sia la mafia. Domani si svolgerà invece il tanto atteso corteo per dire no alla mafia.

 

Impostazioni privacy