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A Roma ‘Spelacchio’ e a Milano ‘Ferracchio’, il M5S prende in giro l’albero di Piazza Duomo: ‘Sembra il Gazometro’

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<<Derby fra Roma e Milano per gli alberi di natale, fra l’albero in
piazza Duomo e quello al centro della Capitale ed interviene Andrea Severini, marito della Raggi ed attivista grillino, dichiarando che quello allestito a Milano  è “un cono” di Natale. “Ferracchio” ha ironizzato il pentastellato, somiglierebbe al Gazometro.
Oggi  il Gazometro di Roma, pilastro ultraottantenne dell’archeologia industriale capitolina,  incastonato tra Ostiense e Marconi e dove allora c’erano solo capannoni delle fabbriche ha rappresentato – in un certo senso nell’immaginario collettivo dei romani – lo skyline di Roma.
Di qui l’invito al Signor Severini di trovare altro paragone più
appropriato rispetto al Gazometro. Novantadue metri di acciaio nel quartiere dei capannoni delle fabbriche dei primi del Novecento, della Mira Lanza, del Teatro India, della Centrale Elettrica Montemartini, che ospita anche i tesori di marmo delle sculture romane, del Ponte di ferro, attivo dal 1862, con le sue strutture metalliche>>.  

È quanto dichiara in una nota Piergiorgio Benvenuti, Presidente
Nazionale del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale.

<<Nel ricordare l’emozione della Notte Bianca del 2006 quando  per otto notti, il Gazometro fu illuminato con 11 chilometri di tubi luminosi, una esperienza mai ripetuta ma  straordinaria che ci prosegue a far chiedere la riqualificazione dell’impianto, questa volta il Signor Severini si potrebbe rivolgere all’illustre consorte, oggi Sindaco di Roma,  attraverso la realizzazione ad esempio del Museo della Tecnologia proprio utilizzando la bellezza architettonica del gazometro.  Una rigenerazione di una struttura straordinaria che potrebbe diventare polo culturale soprattutto per le giovani generazioni. Magari con la medesima velocità con la quale fu realizzato proprio il gazometro, basti ricordare che dopo l’approvazione e la realizzazione del progetto in tempi record, la ditta costruttrice, l’Ansaldo di Genova, già nel 1935 effettuò il collaudo delle lamiere e dei profilati, che alla fine, il 13 luglio del 1937, sono diventate  3000 tonnellate con  la struttura terminata.

Giù le mani quindi dal Gazometro – conclude Benvenuti – soprattutto per fare esempi negativi, ed allo stesso tempo in molti si chiedono quando la sindaca Raggi si occuperà di mettere in sicurezza e restituire decoro all’area Ostiense-Marconi, al di là della spiaggia e degli ombrelloni della “spiaggetta” di  Ponte Marconi?>>

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