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FALCOGNANA, AREA DI “NOTEVOLE INTERESSE PUBBLICO”: NUOVE POLEMICHE SULLA DISCARICA

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discarica falcognanaSulla discarica a Falcognana, a due passi da Pomezia, le polemiche non si placano. Anzi, dopo l’interrogazione presentata oggi del capogruppo Pdl, Renato Brunetta, la discussione è più accesa che mai, con dichiarazioni al veleno da parte di esponenti dei maggiori partiti. “Questa mattina alla Camera dei deputati le istituzioni e la classe politica hanno colto l’ennesima occasione per dimostrare, ai cittadini di Roma e all’Italia, la loro scarsa affidabilità – ha dichiarato Brunetta – Dopo le sconcertanti parole pronunciate venerdì scorso dal ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, oggi sono venuti in Aula i ministri Beatrice Lorenzin e Massimo Bray e i sottosegretari Giampiero Bocci e Rocco Girlanda per rispondere a quattro delle 12 interrogazioni e interpellanze che ho presentato, fino a oggi, sul futuro dei rifiuti a Roma. Di fronte al Parlamento ho denunciato come la popolazione del Municipio IX di Roma sia da mesi tenuta all’oscuro delle decisioni sulla discarica del Divino Amore. Quello che la città sa, quello che le comunità conoscono, è solo che tra pochi giorni la discarica di Malagrotta sarà spostata a Falcognana. Il governatore Zingaretti tace, il sindaco Marino se ne lava le mani, il ministro Orlando dice che sono in corso approfondimenti e che la decisione sarà presa dal commissario straordinario Sottile in deroga alle normali procedure. Come è possibile tutto questo senza che ci sia un progetto, senza che si sappia prima quante tonnellate al giorno saranno messe in discarica, quale tipo di rifiuto e da quale impianto di trattamento arriverà, quanti mezzi pesanti e in quali fasce orarie? Quali precauzioni sono state prese per la tutela del paesaggio, della salute pubblica, della sicurezza stradale o della prevenzione? Ministri e sottosegretari sono venuti alla Camera a dire di non essere mai stati coinvolti dal ministro Orlando e dal commissario Sottile sulla possibile via di uscita dall’emergenza rifiuti a Roma, se non in una riunione dello scorso 12 settembre. Riunione che è stata convocata non per discutere del merito ma per coordinare le risposte alle mie iniziative di sindacato ispettivo sulle attività del governo. Tentare di risolvere un’emergenza nazionale calpestando il diritto e le comunità senza avere prima preparato almeno uno schema di progetto è criminale e se il ministro Orlando insisterà in questo modo di procedere, a non coinvolgere i suoi colleghi di governo, ad autorizzare Sottile a ingiustificate deroghe alle norme, mi rivolgerò al Tribunale dei ministri”. Questa la dichiarazione del ministro per i Beni e le Attività culturali Massimo Bray, in risposta all’interpellanza di Brunetta. “L’area individuata per ospitare la nuova discarica di Roma, che rientra in un più vasto perimetro tra Laurentina e Ardeatina, è dichiarata ‘di notevole interesse pubblicò’ Nello specifico, la zona di Falcognana è definita paesaggio agrario di rilevante valore dal gennaio del 2010. Questo prevede il rispetto di una serie di vincoli con riferimento al recupero e ampliamento di discariche già esistenti. In particolare si consente, relativamente alle discariche collocate in tale perimetro, la possibilità di procedere ad interventi modificativi di recupero delle stesse, solo previa valutazione di compatibilità con i valori riconosciuti del paesaggio agrario e subordinatamente alla realizzazione di misure e opere di miglioramento della qualità paesaggistica del contesto. Viceversa la realizzazione di nuove discariche non è consentita. Conseguentemente deve evidenziarsi in primo luogo come la dichiarazione di notevole interesse pubblico dell’area escluda qualsiasi intervento modificativo in relazione alla discarica in essere, a meno che risulti legittimamente autorizzata precedentemente al 25 gennaio 2010. In secondo luogo, al fine di assicurare il rispetto del paesaggio agrario, ogni opera modificativa deve essere sottoposta alla preventiva prova di compatibilità paesaggistica, alla stregua di tutti i criteri definiti nel vincolo 2010”. Ma le parole di Bray sono state interpretate dal deputato del Pd Marco Miccoli come un via libera: “Il Ministro Bray è stato chiarissimo: il sito di Falcognana, essendo operativo già dal 2010, può legittimamente continuare a funzionare soprattutto se otterrà non più rifiuti pericolosi bensì scarti di lavorazione inerti dei rifiuti solidi urbani. Si tratta di un altro smacco per Brunetta e per le sue crociate a difesa del villone con piscina sull’Ardeatina, e allo stesso tempo l’ennesima certificazione del buon lavoro svolto dal Prefetto Sottile, dal Ministro Orlando, dal Presidente Zingaretti e dal Sindaco Marino. Brunetta si rassegni e metta le sue energie, l’ufficio legislativo del Pdl e della Camera al servizio dei problemi del Paese e non della sua magione posta ad un chilometro da Falcognana”. Di parere completamente opposto il capogruppo Pdl alla Regione Lazio Luca Gramazio. “Le parole del ministro Bray sono inequivocabili e rendono inutile qualsiasi tentativo di strumentalizzazione. Come ribadito dal ministro, l’area di Falcognana è sottoposta a vincoli che prevedono il divieto di realizzazione di nuove discariche. E ogni modifica andrebbe sottoposta alla prova di compatibilità paesaggistica. Dopo aver chiesto spiegazioni e chiarimenti in merito al presidente Zingaretti e all’assessore Civita, ascoltiamo finalmente dal titolare del Mibac la risposta che ci aspettavamo da tempo. La condotta tenuta fin qui dal presidente e dal suo assessore è indifendibile da chiunque. Incominciamo a pensare che il pressappochismo e la superficialità fino ad oggi dimostrate da questa giunta di centrosinistra non bastino più a giustificare un danno così grande per il territorio. Bray, con il suo intervento, non ha fatto altro che certificare l’incompetenza e la malafede di Zingaretti e Civita”.

Della vicenda si parla anche al Parlamento europeo. “Il Commissario europeo all´ambiente Potočnik, rispondendo ad un’interrogazione che ho presentato ad agosto, ha chiarito di non aver ricevuto ad oggi alcuna richiesta di autorizzazione per l´ampliamento e la trasformazione del sito a Falcognana”, ha dichiarato il Vice Presidente del Parlamento europeo Roberta Angelilli. “Il Commissario – ha proseguito – ribadisce che gli Stati membri hanno l’obbligo, prima del rilascio delle autorizzazioni per i progetti di impianti di smaltimento di rifiuti, di prevedere una valutazione di impatto ambientale (VIA), con relativa consultazione dei cittadini. D´altro canto anche il Ministro Bray questa mattina ha confermato che l´area individuata è di notevole interesse pubblico e presenta numerosi vincoli rispetto ai quali sono necessarie specifiche autorizzazioni. A fronte di una totale assenza di procedure trasparenti e informazioni chiare, nulla esclude che la Commissione europea possa investigare ulteriormente la questione, come sottolineato dallo stesso Commissario, che ha ribadito che l’Italia è stata deferita alla Corte di giustizia proprio per aver sistematicamente omesso di prendere tutte le misure necessarie per garantire un adeguato sistema di gestione dei rifiuti nella regione”.

Intanto, il Presidio No discarica Divino Amore promette lotta dura e “senza quartiere”: oggi pomeriggio dalle 17:30 i cittadini marceranno in corteo dal presidio di via Ardeatina fino al santuario del Divino Amore per contestare la decisione di trasferire a Falcognana i rifiuti. “Sollecitiamo ancora una volta il deputato del Pd Marco Miccoli ad astenersi da qualsiasi intervento sulla questione della Falcognana, nel cui quadrante ha raccolto voti durante le parlamentarie – hanno dichiarato i portavoce del Comitato – Questa sua ultima uscita dimostra nella migliore delle ipotesi persino l’incapacità a comprendere il senso del comunicato del ministro Bray, che non ha dato il via libera alla discarica del Divino Amore, bensì ha chiesto ulteriori verifiche. Miccoli dimostra ancora una volta il totale asservimento alla dispotica volontà del governatore del lazio Nicola Zingaretti. Il presdio conclude esprimendo il più grande sconcerto per questo deputato, il cui livello è davvero motivo di discredito per tutta l’istituzione parlamentare”.

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