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Ostia, occupazione “Faraday”: scontro tra CasaPound e il Coordinamento studenti

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“Il Coordinamento degli Studenti del X Municipio, in rappresentanza di tutti gli studenti del territorio, si schiera contro la strumentalizzazione politica operata dal Blocco Studentesco, nei confronti dell’occupazione dell’istituto Faraday”.

Inizia così la nota del Coordinamento studentesco di Ostia dove si commenta l’occupazione, iniziata ieri mattina, della scuola superiore tecnico-industriale “I.T.I Faraday” situata nei pressi della stazione Lido Nord.

Già una settimana fa, una quindicina tra gli studenti dell’istituto di formazione alberghiera Safart presso l’ex hotel Enalc, avevano bloccato le operazioni didattiche per protestare contro l’assenza di alcuni docenti (quali quelli di informatica, gestione aziendale e diritto) e una serie di impedimenti al lavoro quotidiano (come pc rotti e cucine non funzionanti).

Il Blocco studentesco, organizzazione giovanile di ispirazione fascista che costituisce un ramo del movimento reazionario CasaPound Italia nelle scuole, si era subito recato sul posto per sostenere l’occupazione. “La nostra presenza– avevano dichiarato i suoi membri- è simbolica, per far capire a tutti che esiste ancora una gioventù che non si arrende ed è capace di lottare, anche duramente, per i propri diritti”.

Il gruppo ha così aiutato gli studenti che protestavano, mentre Luca Marsella, responsabile CasaPound di Ostia ha espresso tutta la sua vicinanza ai ragazzi e ai loro genitori, incontrando poi i primi per “portare solidarietà”.

Finita quella protesta ieri il copione si è ripetuto. Gli studenti del Faraday si sono rivoltati contro la condizione dei vetri delle finestre, pericolanti, e una presunta lastra di amianto nel giardino della scuola. Qualcuno ha così parlato di “una nuova stagione di occupazioni“.

Subito si sono recate sul posto le forze dell’ordine, mentre i ragazzi hanno spiegato che la loro mossa serviva a “sollevare l’attenzione sullo stato di abbandono della nostra scuola e sollecitare interventi per la rimozione dell’amianto”. 

Anche in questo caso il Blocco Studentesco si è unito alla protesta specificando in una nota: “Al Faraday abbiamo eletto i due rappresentanti alla Consulta Provinciale degli Studenti e con loro stiamo portando avanti l’iniziativa. La maggior parte degli istituti scolastici del territorio cadono a pezzi”.

Marsella ha di nuovo rincarato la dose: “La presenza di amianto nel cortile di una scuola è un fatto gravissimo ed agli studenti che stamattina hanno occupato l’istituto Faraday va tutto il mio sostegno”. Per questo ha deciso di incontrare anche loro, aggiungendo:“Le proteste dei ragazzi di Ostia di questi giorni devono essere prese in considerazione perché sottolineano mancanze e problematiche su cui la politica non può sorvolare. Mi auguro che istituzioni e dirigenza scolastica sappiano dialogare e gestire la situazione del Faraday senza ricorrere all’uso della forza ed alla chiusura al confronto con gli occupanti”.

Tutto ciò, però, non piace al Coordinamento studenti, che vuole in tutti i modi differenziarsi da un movimento come CasaPound “che si definisce fascismo del terzo millennio”. Per questo sostengono nella nota sopra citata che i ragazzi del Faraday avrebbero “giustificato in tale modo l’indisponibilità di collaborare con il Coordinamento”. Il Blocco Studentesco, poi, porterebbe “le proprie istante all’interno delle comunità studentesche” violando “la libertà di opinione” e condizionando “il processo di crescita formativa”.

Concludono, quindi, ricalcando l’operazione di strumentalizzazione e ricordando che le eventuali occupazioni per essere davvero efficaci vanno costruite su “una piattaforma condivisa ed elaborata”. 

Su Facebook, nel frattempo, gli studenti dell’istituto si dividono tra sostenitori e oppositori, tra cui c’è uno dei loro stessi rappresentati.

 

 

 

 

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