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Roma, sono 400 le tonnellate di rifiuti che ogni giorno marciscono in strada

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Roma è al collasso. I rifiuti prodotti dagli abitanti della città eterna, rischiano di creare un emergenza sanitaria nella capitale. È questa la preoccupazione del governo che come mai prima d’ora chiede alla Raggi, in una lettera quali siano gli interventi che pensa di adottare, per ripulire Roma dai rifiuti. Un emergenza che c’è sempre stata. Il sistema della gestione rifiuti, è intasato dai costi elevati e dalla mancanza di discariche, senza le quali è impossibile chiudere il ciclo dei rifiuti. Si è passato da circa una dozzina di discariche dal 2012, a tre che sono quelle di Colleffero, Frosinone e Civitavecchia. In provincia di Latina non esistono discariche. Importare in Germania i rifiuti fino a due anni fa, costava 130 euro a tonnellata oggi 220 euro. Inoltre i continui stop e problemi agli impianti di trattamento, non hanno fatto altro che contribuire al deficit della Regione Lazio, che non riesce a partorire un piano adeguato. Diamo un occhiata ai dati. Ogni giorno Roma, produce circa 3000 tonnellate di rifiuti e Ama non riesce a smaltirne il 10%, che equivale a 400 tonnellate di indifferenziata, che rimane a marcire in strada. Hera il gigante dell’Emilia Romagna chiamato in causa non aiuterà Roma. Motivo? Vengono prima i rifiuti degli emiliani, uno slogan di governo che ormai si applica a tutto. Mercoledì dovrebbe entrare in funzione il tritovagliatore di Ostia, per l’indifferenziata di Roma, che verrà sottoposta ad un trattamento meccanico. Procedimento che può essere attuato solo per i rifiuti con una bassa percentuale di umido, non compatibile, con i rifiuti prodotti dalla capitale. Intanto sono molti i potenti, a guardare in questa direzione per il controllo della gestione dei rifiuti del Lazio. Gli attori in campo, ci sono sempre stati e ancora oggi, sono qui a rivendicare il loro spazio. Basti pensare a Cerroni il Re di Malagrotta, che proprio oggi ha dichiarato: “ho fatto un’offerta alla sindaca, a gennaio 2018: in quaranta giorni, complice anche il fatto che a febbraio ci sarebbe stato un calo di produzione dei rifiuti, con le mie squadre avrei risolto il problema.. non mi hanno risposto” la soluzione oggi: “Un miracolo”

Mentre Roma aspetta un miracolo, i cittadini pagano le conseguenze che potrebbero a lungo andare gravare irrimediabilmente sulla loro salute. 

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