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Strage di Cisterna, Procura di Latina contro Chi L’ha Visto, ma rimangono i dubbi

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Strage di Cisterna, Capasso con la moglie e le figlie

La Procura di Latina lo scorso venerdì ha categoricamente smentito l’ipotesi lanciata lo scorso mercoledì da Chi L’ha Visto, la celebre trasmissione di Rai Tre che si occupa di scomparse e casi di cronaca nera, sulla oramai nota strage di Cisterna di Latina.

LA PROCURA DI LATINA SMENTISCE CHI L’HA VISTO

Per la trasmissione una delle figlie poteva essere ancora in vita mentre venivano portate avanti le trattative tra Luigi Capasso ed i suoi colleghi Carabinieri durante quel terribile mercoledì 28 febbraio 2018. Il cuore della tesi muoveva da uno strumento che sarebbe in dotazione al Gis, il gruppo d’intervento speciale, in grado di rivelare la presenza di calore attraverso le pareti e, di conseguenza, stabilire se ci siano o meno persone vive in uno stabile. Quindi sorgeva spontanea la domanda: perché non si è intervenuti prima?

Alessia e Martina sono state uccise subito dal papà Luigi Capasso, al momento dell’intervento dei carabinieri a Cisterna di Latina nessuna delle due bambine era ancora in vita e i reparti speciali dell’Arma non sono neppure dotati di strumenti per rilevare la presenza di persone vive all’interno di un edificio“ ha dichiarato il Procuratore capo di Latina Andrea De Gasperis.

Ed ha poi aggiunto: “Non c’è stata alcuna ricostruzione che non sia stata presa in esame, non c’è stata alcuna possibilità di intervento alternativa”.

Il procuratore ha inoltre ricordato che le testimonianze dei vicini parlano di colpi di pistola uditi prima dell’arrivo delle forze dell’ordine.

RIMANGONO ANCORA I DUBBI

Tuttavia, come ha giustamente sottolineato La Repubblica, rimangono ancora dei dubbi circa la dinamica e la tempistica dell’intervento delle forze dell’ordine.

Sia che Capasso abbia effettivamente sparato alle figlie prima dell’arrivo dei carabinieri (uccidendole immediatamente o meno), sia che lo abbia fatto durante le trattative, ci si chiede perché non si è intervenuti diversamente.

I Carabinieri non potevano neutralizzare Capasso quando si è affacciato al balcone, disarmato? Oppure, non sapendo nulla della sorte delle bambine, pianificare un blitz per entrare nella casa? 

Spetta alla Giustizia chiarire se si poteva fare qualcosa per salvare almeno una tra le piccole o catturare il solo Capasso prima che si suicidasse.

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