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Suicidio a Roma, il compagno la afferra nel vuoto prima di cadere: morta 39enne

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Roma. Una notizia sconvolgente per tutto il quartiere, che ha avuto un brusco risveglio, nella giornata di domenica scorsa, per il tremendo avvenimento di poche ore prima. Una donna di 39 anni ha deciso di togliersi la vita lanciandosi dalla finestra del suo appartamento, nei pressi del quartiere San Basilio.

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Suicidio a Roma, donna si lancia dal sesto piano nella notte

La donna, come dichiarato dal compagno dopo il triste avvenimento, era affetta da gravi disturbi psicologici, e soprattutto negli ultimi giorni aveva manifestato un atteggiamento molto sospetto, e inquietante, che lo aveva indotto anche a richiedere una visita ed un consulto per il suo caso al Centro di Salute Mentale. Sempre le testimonianze del compagno aposteriori riferiscono di un atteggiamento inconsueto, che si era aggravato ulteriormente nei giorni immediatamente successivi a quella visita. Lo sguardo perso nel vuoto, qualche frase sconnessa, ma per il resto, come dichiarato, la donna non aveva mai manifestato, almeno esplicitamente, atteggiamenti volti al suicidio. Solamente due giorni prima, però, si era resa necessaria una visita presso l’ospedale di Frascati per poter accertare le sue condizioni a seguito di uno svenimento improvviso. 

La dinamica del suicidio e cosa è successo la notte del 26 febbraio

Ma, poi, è arrivata quella tremenda nottata di domenica scorsa, 26 febbraio 2023, a Roma, in Via Giuseppe Rosaccio. La donna si era svegliata all’improvviso, di notte, intorno alle 4.00 circa, urlando senza un motivo preciso e svegliando di soprassalto anche il compagno che dormiva di fianco, che ha temuto il peggio sin dall’inizio. Data la situazione e il panico, il compagno aveva deciso di avvertire subitamente gli operatori sanitari del 118. All’arrivo dei sanitari, l’uomo si era recato al citofono per rispondere ed aprire il cancello agli operatori. Pochi minuti, ma sono bastati perché la donna, sola, si dirigesse verso la finestra dell’appartamento situato al sesto piano, con il chiaro intento di uccidersi. Quando il compagno è rientrato in camera l’ha trovata seduta sul ciglio della finestra, con le gambe che penzolavano nel vuoto. L’uomo si era subito precipitato su di lei per bloccarla e fermarla, ma la donna aveva iniziato a divincolarsi, non ne voleva sapere. 

Precipita nel vuoto, il compagno fa di tutto per salvarla

Poi, lo choc, la donna riesce a svincolarsi e si lancia nel vuoto, ma ecco che ancora il compagno riesce ad afferrarla al volo, con tutte le sue forze, nonostante il peso e la concitazione. Ma lei, ha fatto di tutto per sfiancarlo: si poggiava, e spingeva, con i piedi sulla persiana della finestra al piano di sotto, finché non è riuscita nel suo intento, precipitando nel vuoto, e morendo subito dopo l’impatto violento con il suolo. Non ci sono parole che tengano dinanzi ad un evento del genere. La sagoma del corpo precipitato nel vuoto, durante la caduta, era stata vista anche da un testimone, proprio l’inquilino del piano di sotto, che era stato svegliato dallo scalciare della donna sulla persiana, mentre cercava di divincolarsi dal compagno che ha fatto di tutto per salvarla. 

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