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Tragedia alle porte di Roma, si sente male durante l’allenamento e muore: Diego Gigante aveva 15 anni

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Diego Gigante morto

Si stava allenando e si stava preparando come faceva sempre, ormai da tempo. Ma non poteva certo sapere che quello, purtroppo, sarebbe stato l’ultimo allenamento sul campo. Un malore improvviso, il cuore che smette di battere: è morto così giovedì, sul campo di Fiano Romano, alle porte di Roma, l’atleta mezzofondista Diego Gigante. Il giovane aveva 15 anni, viveva a Fiano Romano con la famiglia, frequentava la scuola, l’Itt a Passo Corese e giovedì si stava allenando quando, a un certo punto, si è sentito male: la corsa nello spogliatoio, i tentativi di rianimarlo. Ma invano.

Morte Diego Gigante durante l’allenamento

Tantissimi i messaggi di cordoglio e vicinanza, l’intera comunità di Fiano Romano è in lutto, ancora incredula. E anche la FIDAL Lazio ha deciso di esprimere la propria vicinanza con un comunicato. Diego Gigante, mezzofondista, doveva ancora compiere 16 anni e giovedì ha accusato un malore, che gli è stato fatale sul campo di Fiano Romano. Quel campo che lui conosceva bene. Diego, tesserato classe 2007 di Atletica Fiano Romano, era un mezzofondista innamorato dell’atletica (del 4 aprile il pb sui 1000 di 3:19.19 realizzato a Rieti) e con la stessa società militava ed era cresciuto sin dal 2018. 

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I messaggi di cordoglio

“Non ci sono parole per esprimere la tristezza, il dolore, lo sconforto che ci hanno assaliti nell’apprendere la notizia – ha dichiarato il presidente di FIDAL Lazio, Fabio Martelli– la morte del giovane Diego Gigante getta tutta l’atletica nel cordoglio più assoluto. Siamo vicini ai familiari, agli amici, alla società Atletica Fiano Romano e a tutte le sue componenti, dal presidente agli atleti, a chi conosceva e amava Diego per l’uomo che stava diventando, per il figlio, lo studente, lo sportivo appassionato che era. Sono notizie che destabilizzano e rendono tutto più difficile”. 

Tutti i comitati provinciali si sono stretti attorno al dolore della famiglia. “Nostro piccolo angelo, niente sarà più come prima”, è il pensiero postato sui social dall’Atletica Fiano Romano, la società nella quale coltivava la sua passione. Alla famiglia di Diego vanno le più sentite condoglianze del presidente FIDAL Stefano Mei, del Consiglio federale e di tutta l’atletica italiana”. Messaggio di vicinanza anche da parte del sindaco di Fiano Romano, Davide Santonastaso: “Non ci sono parole per alleviare il dolore per la perdita di un figlio. Un dolore straziante che sembra non avere fine”

Il ricordo dei compagni di scuola

Ancora sotto choc e increduli i compagni di scuola di Diego Gigante, che sui social hanno voluto ricordarlo. “Stamattina dovevamo commentare insieme la partita della Juve, invece hai pensato bene di non arrivare. Eppure noi stiamo qua, ci vedi? Pure i professori oggi ti cercavano, non ci hanno mollato un attimo”. Un post commovente: quel banco di classe vuoto, una lettera e un mazzo di fiori. Lì non siederà più, purtroppo, il 15enne perché il destino ha scelto per lui e ha messo sul tavolo una delle carte più brutte di sempre. “Lo sappiamo che mo’ c’hai da fa, che sei libero e che ce prendi in giro, ma noi Diego stamo qua e non siamo pronti a salutà, quindi per cortesia affacciate ogni tanto perché insieme c’avemo ancora da sogna’. Te vogliamo bene” – hanno scritto gli amici di sempre. 

Banco di Diego morto a Fiano Romano

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