Home » Ultime Notizie » Pomezia, rete antirazzista: ‘Restiamo umani! Nessuna persona è illegale’

Pomezia, rete antirazzista: ‘Restiamo umani! Nessuna persona è illegale’

Pubblicato il

<<Ogni ultimo venerdì del mese la Rete Antirazzista ha deciso di istituire un presidio a Pomezia, in piazza Indipendenza.

Siamo donne e uomini che hanno sentito la necessità di riunirsi a seguito delle recrudescenze razziste, xenofobe, fasciste e sessiste che hanno colpito il nostro paese, fomentate e legittimate dalle parole e azioni dei rappresentati delle istituzioni.

Abbiamo deciso di non stare a guardare e far sentire le nostre voci contro tutti coloro che, per un pugno di voti, soffiano sulle paure, negano diritti essenziali e hanno buon gioco a dividerci e scatenare una guerra tra poveri.

Ci riferiamo, in particolare, al clima di odio che il Ministro dell’Interno Salvini alimenta da mesi e che, purtroppo, sta dando i suoi drammatici frutti. Si moltiplicano infatti le aggressioni di matrice razzista, rafforzate spesso dal senso di impunità che si genera quando il razzismo è presente nelle istituzioni. Sono lasciate invece sotto silenzio le endemiche piaghe delle violenze sessiste e mafiose.

L’involuzione del linguaggio della politica non può che portare ad una pericolosa involuzione della nostra società e cultura, distruggendo i principi di solidarietà, uguaglianza e rispetto delle differenze su cui essa si sostiene. Ci riuniamo quindi, con la forza dei nostri corpi e delle nostre parole, per costruire, dal basso, una narrazione alternativa della realtà, che sveli la propaganda di governo e renda giustizia a chi è ingiustamente vittima di questo clima di odio ovvero, anzitutto, i migranti, le migranti e la popolazione di etnia Rom e sinti, capri espiatori di un discorso politico che dissimula in questo modo le proprie carenze programmatiche e la sua incapacità di risolvere i veri problemi del paese. Le diversità, di cui l’Italia si fregia come perno della propria identità, sono una ricchezza del nostro territorio e sono tutelate, infine, dalla nostra costituzione.

Una Costituzione che abbiamo visto essere piegata agli interessi di parte. Ma vogliamo invece ricordare e con forza ribadire che ogni volta che si viola la nostra costituzione, si tira un duro colpo al nostro apparato democratico e quindi ai diritti di cui essa è garante. Tali garanzie devono valere infatti per tutte e tutti, non solo per la parte decisa dal capriccio del governo di turno. Ci riferiamo soprattutto ai fatti incresciosi che stanno avvenendo in prossimità dei nostri porti, alle politiche di respingimenti e chiusure che ci ripungano dal punto di vista umano e sono, dal punto di vista giuridico, contrarie alle norme del diritto italiano ed internazionale. Le risposte dell’Unione Europea alla gestione dei flussi migratori nel Mediterraneo non ci soddisfano affatto. Tuttavia questa importante battaglia deve essere combattuta nelle opportune sedi e non attraverso il trattenimento illegale di persone a bordo di una nave.

Diciamo inoltre no alla sistematica criminalizzazione di chi salva vite umane. Condanniamo quindi anche le parole del ministro Di Maio che ha definito le ONG “taxi del mare” e le ha accusate di collusione con gli scafisti. Accuse smentite, d’altra parte, anche dalle sentenze dei tribunali di Ragusa e Palermo. Le parole e gli atti di questo governo, piuttosto, hanno l’implicito fine di introdurre il ‘delitto di solidarietà’, una strategia in continuità con il precedente governo che, seguendo la strategia di Minniti nella trattativa per la firma del Codice di Condotta, in questo si dimostra tutt’altro che un governo del cambiamento.

La mobilitazione tuttavia, è solo iniziata. Continueremo ad essere nelle piazze, nelle scuole, nelle strade e nei quartieri, per difendere la democrazia, la libertà e i diritti umani.

Continueremo a spenderci per costruire un Paese che sia solidale e accogliente, in altre parole: Un paese civile.

Contro ogni frontiera, restiamo umani>>.

Così in una nota la rete Antirazzista dii Pomezia.

Impostazioni privacy