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Agguato di Alatri, verso una svolta delle indagini: ci sono 4 sospettati della sparatoria

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Omicidio Thomas Bricca

Agguato di Alatri. Al momento sulla vicenda ci sarebbero oltre quattro individui sospettati, con diversi gradi di coinvolgimento, di aver partecipato all’agguato ai danni di Thomas Bricca, 18 anni, il giovane che è stato colpito alla testa con un proiettile. Il colpo è stato esploso da un motorino in corsa, al bordo del quale c’erano due persone. Il drammatico accadimento è avvenuto ad Alatri, nei pressi di Frosinone. Il giovanissimo, ora, è ricoverato in condizioni disperate e molto critiche a Roma, giudicato clinicamente morto. A quanto si apprende, le indagini sono serrate e gli investigatori lavorano senza sosta sul caso. Nelle prossime concitate ore potrebbero esserci degli sviluppi. 

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Agguato di Alatri: le indagini ad una svolta con 4 sospettati

Come riportato anche da Repubblica, gli inquirenti impegnati sul caso dal 30 gennaio scorso, potrebbero essere ad un passo da una svolta, e dall’arresto degli esecutori e mandanti dell’agguato feroce che ha ridotto in fin di vita il giovane Thomas. Alcuni di questi sarebbero già stati individuati grazie ai dati forniti da alcuni amici della vittima in questione.

Altri elementi possono concretamente aiutare le indagini, come ad esempio le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza, ma non solo. Ci sarebbero anche altre testimonianze, di altri amici, almeno quattro, molto vicini a Thomas, e che intervistati hanno detto: “Abbiamo indicato nomi e cognomi di mandanti e esecutori”. I soggetti indicati sarebbero due rom del Casermone di Frosinone, quella che viene definita la centrale del traffico di droga di parte della Ciociaria. Nomi che fanno riferimento ai due esecutori in sella al motorino e ai loro mandanti. Intanto, Thomas continua a lottare per la vita all’ospedale San Camillo di Roma.

Thomas colpito per scambio di persona nella sparatoria

Thomas, stando a quanto trapela dalle indagini coordinate dal procuratore Antonio Guerriero, non sarebbe stato però l’unico obiettivo dell’agguato, né il principale. Il ragazzo, però, era molto vicino al gruppo che si voleva colpire con quella incursione violenta. Probabilmente sarebbe stato raggiunto in modo ”casuale” da uno dei proiettili esplosi durante l’incursione, o probabilmente scambiato per il reale bersaglio che avevano in mente.

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